"Beccamorta": ecco la Tiktoker che va in giro per i cimiteri monumentali

"Beccamorta": ecco la Tiktoker che va in giro per i cimiteri monumentali
25 marzo 2025, ore 15:30
"Sono cresciuta ascoltando mio padre che recitava A livella di Totò", racconta a RTL 102.5
Non dite che è macabro. Non spaventatevi. Perché, sui social, i suoi video fanno migliaia e migliaia di clic. "Beccamorta", Maria Veronica Zinnia , è una tiktoker di 29 anni bolognese, va in giro per i cimiteri monumentali italiani. Alle 19.10 sarà in collegamento a Protagonisti, in diretta in radiovisione e su Tik Tok.
"Mi ritendo una divulgatrice che ama passeggiare nei cimiteri monumentali e fare ricerche sulle persone che riposano dietro le tombe abbandonate, risalenti agli ultimi dell'800 o primi del 900", dice.
“Mi piace ricordare specialmente persone che hanno lasciato la loro vita in modo particolare, misterioso o tragico”.
LA PASSIONE PER I CIMITERI
I cimiteri al centro del Romanticismo tedesco e italiano con I Sepolcri di Ugo Foscolo, ma anche al centro del genere thriller. Un'americanata, verrebbe da dire. Invece lei, ha intenzione di portare alla luce le storie di chi è morto da oltre cento anni, magari abbandonato da tutto e tutti.
"Nasce nel 2019, quando ho scelto di seguire il corso della Regione Emilia Romagna per operatore funebre – necroforo.
Dopodiché mi sono voluta specializzare con il corso di Tanatoestetica presso la casa funeraria Terracielo", racconta ad un sito che si occupa di cremazione
I SOCIAL E LA FORZA DI TIK TOK
Adesso sui social va fortissimo. "Una passione che ho sempre, una passione innata. Quando andavo al cimitero da ragazzina con i miei, mi fermavo a guardare le tombe antiche e a chiedermi chi fossero, che voce avessero", dice a RTL 102.5. "Mio padre mi reciteva A livella di Totò al posto delle favole".
I social non pagano: non è un lavoro vero, ma una passione. "Anche se non traggo guadagno da questo, lo considero il mio lavoro", continua.
LE STORIE PIU' ASSURDE
Il cimitero monumentale di Genova è quello che ama di più. Quello dove ha trovato più energia è quello dedicato alle vittime del disastro del Vajont. "Non chiamatemi medium", assicura. "Ma riesco a captare molte energie".