Benedetta Parodi, La mia fortuna? Non amo i dolci
Benedetta Parodi: "La mia fortuna? Non amo i dolci"
04 settembre 2015, ore 08:00 , agg. alle 09:23
La conduttrice presenta a Rlt.it la terza edizione di "Bake Off Italia - Dolci in forno"
Nuova location, nuove sfide e una prova all'estero. Queste le novità della terza edizione di "Bake Off Italia - Dolci in forno", dodici episodi in tutto e si inizia da stasera e per ogni venerdì alle ore 21:10 su Real Time. La sfida tra i 16 aspiranti pasticceri provenienti da tutta Italia proclamerà anche in questa edizione il miglior pasticcere amatoriale d'Italia. Ma alcune delle prove saranno a coppie e un'importante e decisiva sfida avverrà all'estero, e precisamente nel Castello di Monfort a Langenargen, in Germania. "Nessuna tentazione sul set - rassicura la conduttrice Benedetta Parodi -. Non amo molto i dolci". Confermati nel ruolo di giudici il "re del cioccolato" Ernst Knam e la lady di ferro Clelia d'Onofrio.
In ogni puntata due sfide: La prova di creatività: i concorrenti dovranno creare in un tempo stabilito uno specifico dolce seguendo la propria ricetta. Al termine della sfida i giudici valuteranno aspetto e gusto senza dare un voto o una preferenza, ma solo un semplice giudizio.
La prova tecnica: gli aspiranti pasticceri saranno alle prese con grandi classici da preparare in un tempo stabilito, seguendo alla lettera la ricetta data e sfoggiando abilità tecnica e manualità.
I giudici lasceranno il set prima delle prove, al loro rientro in studio troveranno i dolci senza conoscere l’autore. Commenteranno le preparazioni finite e dopo l’assaggio, Ernst e Clelia esprimeranno le loro preferenze dal peggiore al migliore: solo allora scopriranno chi ha preparato ogni piatto.
Qual è il segreto del successo di questa trasmissione?
Credo dipenda molto dal meccanismo del gioco che è molto curato nei minimi dettagli. C'è cura anche nella scenografia, nella location, nella scelta delle luci e anche dei colori sul set. Infine i giudici non sono mai troppo cattivi per una giusta scelta degli autori.
Cosa ti ha colpito di questi nuovi sedici concorrenti?
Ce n'è per tutti i gusti dal pensionato al ragazzino 17enne. Quello che mi colpisce sempre sono i motivi che spingono i nostri aspiranti cuochi a mettersi in gioco: c'è chi lo fa per superare un lutto, chi per trovare lavoro o semplicemente chi vuole godersi la vecchiaia facendo un qualcosa di creativo.
La prova tecnica: gli aspiranti pasticceri saranno alle prese con grandi classici da preparare in un tempo stabilito, seguendo alla lettera la ricetta data e sfoggiando abilità tecnica e manualità.
I giudici lasceranno il set prima delle prove, al loro rientro in studio troveranno i dolci senza conoscere l’autore. Commenteranno le preparazioni finite e dopo l’assaggio, Ernst e Clelia esprimeranno le loro preferenze dal peggiore al migliore: solo allora scopriranno chi ha preparato ogni piatto.
Qual è il segreto del successo di questa trasmissione?
Credo dipenda molto dal meccanismo del gioco che è molto curato nei minimi dettagli. C'è cura anche nella scenografia, nella location, nella scelta delle luci e anche dei colori sul set. Infine i giudici non sono mai troppo cattivi per una giusta scelta degli autori.
Cosa ti ha colpito di questi nuovi sedici concorrenti?
Ce n'è per tutti i gusti dal pensionato al ragazzino 17enne. Quello che mi colpisce sempre sono i motivi che spingono i nostri aspiranti cuochi a mettersi in gioco: c'è chi lo fa per superare un lutto, chi per trovare lavoro o semplicemente chi vuole godersi la vecchiaia facendo un qualcosa di creativo.