Benzina, l’ultimo incontro col governo spacca i sindacati, e c’è chi riduce la serrata ad un solo giorno

Benzina, l’ultimo incontro col governo spacca i sindacati, e c’è chi riduce la serrata ad un solo giorno

Benzina, l’ultimo incontro col governo spacca i sindacati, e c’è chi riduce la serrata ad un solo giorno


24 gennaio 2023, ore 18:40 , agg. alle 19:03

Per Faib Confesercenti sciopero non più di 48 ore ma di 24: il ministro delle Imprese Urso ha messo sul piatto sanzioni meno dure rispetto a quelle previste dal discusso decreto sulla trasparenza dei prezzi. Intanto nuovo monito di Mattarella sulla giustizia

Dopo l’ennesimo tavolo governo-gestori al ministero delle imprese e del made in Italy, il fronte sindacale si spacca, e c’è chi conferma lo sciopero dei benzinai per 48 ore (Fegica-Figisc/Anisa), e chi lo riduce ad un solo giorno (Faib Confesercenti). Domani le stesse sigle sindacali si riuniranno vicino la Camera, eppoi terranno una conferenza stampa. L’esecutivo dal canto suo con il ministro Urso aveva invitato i benzinai a revocare la serrata e i conseguenti disagi, proponendo sanzioni meno dure rispetto a quelle previste dal decreto sulla trasparenza dei prezzi, e sottolineando che il provvedimento può anche essere migliorato durante la conversione in Parlamento. Intanto anche i consumatori con il Codacons chiedono un incontro all’esecutivo.


Mattarella

Intanto “Una magistratura indipendente è pilastro di democrazia, garanzia di legalità e quindi di sviluppo del Paese”: Sergio Mattarella saluta il Consiglio superiore della magistratura uscente, sopravvissuto seppur con diversi innesti a una stagione di scandali e veleni, e accoglie al Quirinale i nuovi componenti eletti in questi mesi, che domani eleggeranno il nuovo vicepresidente. Il Capo dello Stato, che è presidente del Csm, non entra esplicitamente in molti dei temi caldi di questi giorni, dal braccio di ferro sulla scelta del suo nuovo vice al dibattito sulla riforma della giustizia cui sta lavorando il Guardasigilli Carlo Nordio. Ma indica delle linee generali, scritte nella Costituzione, come cornice per i prossimi passi di istituzioni e politica: una su tutte l'indipendenza della magistratura dagli altri poteri.


Ermini

Innanzitutto Mattarella ringrazia il vicepresidente uscente, David Ermini, "per avere responsabilmente assolto il ruolo assegnatogli", dimostrando "alto senso delle istituzioni, nel condurre i lavori di questo Consiglio durante il suo percorso anche nei momenti più difficili". "E' stata una consiliatura complessa, segnata da gravi episodi che l'hanno colpita" ricorda il Capo dello Stato che ha dovuto 'presiedere' in base al dettato costituzionale un Csm investito dallo scandalo Palamara e dallo scontro tra correnti. "Malgrado questo, grazie al contributo dei suoi componenti, il Consiglio Superiore ha cercato di superare le profonde tensioni prodotte da quelle vicende, per assicurare il corretto funzionamento degli uffici giudiziari". Il capo dello Stato dà atto al Csm uscente, che ha visto sei componenti dimissionari e sostituiti dopo nuove elezioni, di essersi impegnato durante la pandemia sostenendo i dirigenti "nella definizione di soluzioni organizzative in grado di assicurare lo svolgimento dell'attività giudiziaria. Efficace è stata anche la diffusione delle buone prassi al fine di rendere più incisiva l'azione giudiziaria su tutto il territorio nazionale". "Per tutte queste attività, e altre che non ricordo, ringrazio il Consiglio uscente". Poco prima di lui Ermini aveva ricordato la scelta di non sciogliere il parlamentino delle toghe nonostante la richiesta di molti, perché farlo "in assenza di riforme si sarebbe rivelato inutile oltre che traumatico e funesto per la credibilità dell'organo e dell'intera magistratura". Poi, a futura memoria, Mattarella ricorda che "i compiti che la Costituzione e la legge affidano al Csm sono volti ad assicurare l'indipendenza della magistratura, pilastro della nostra democrazia e sancita dalla Costituzione".


Messina Denaro

Nulla fa pensare a iniziative contrarie a questo principio, ma il ruolo del Presidente richiede a volte di ribadire ideali assoluti, e a maggior ragione mentre l'Italia celebra il risultato dell'opera di magistratura e forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia il boss della mafia Matteo Messina Denaro, vale la pena ribadire che "la magistratura ha nei valori costituzionali, nel suo ambito e nella sua storia, le risorse per affrontare le difficoltà e per assicurare - con autorevolezza e con credibilità - il rispetto della legalità indispensabile per la vita e la crescita civile della società e del nostro Paese nel suo complesso". Quanto all'istituzione, attraverso "l'esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo" il Csm "deve garantire, nel modo migliore, l'autonomia e l'indipendenza della giurisdizione; e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose". Da domani, con l'elezione del suo vicepresidente, il nuovo parlamentino entrerà in funzione. E Mattarella mostra fiducia dicendosi certo "che il nuovo Consiglio saprà svolgere le sue funzioni nel quadro di corretti rapporti istituzionali, nell'interesse preminente della Repubblica". 


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