Beppe Sala, sindaco di Milano a RTL 102.5, “Ci opporremo all’ordinanza regionale che prevede didattica a distanza per le scuole superiori”
22 ottobre 2020, ore 10:17
Intervenuto questa mattina in Non Stop News, Sala si è detto contrario alla decisione di Regione Lombardia che da lunedì, per i soli istituti superiori, vieta la presenza nelle scuole
E’ di ieri l’ordinanza firmata dalla Regione Lombardia che, tra le diverse misure restrittive, introduce, a partire da lunedì, l’obbligo di didattica a distanza per i soli istituti superiori e a tal proposito, il sindaco di Milano Beppe Sala, intervenuto su RTL 102.5, ha voluto manifestare la propria contrarietà: “Quest’ordinanza di ieri uscita noi sindaci l’abbiamo vista, ma siamo rimasti concentrati sul tema del coprifuoco e non eravamo a conoscenza del tema didattica a distanza per le scuole superiori – ha detto Sala, spiegando che per questo motivo oggi alle 13.00, i sindaci incontreranno in videoconferenza il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - non ha senso una previsione di questo tipo, bisogna alternare presenza in aula e didattica a distanza in tutti i gradi d’istruzione. Siamo contrari alla sola didattica a distanza per le scuole superiori e ci opporremo”. Sono molti i sindaci contrari alla decisione di Regione Lombardia, sindaci di centro sinistra e di centro destra ha voluto precisare il sindaco del capoluogo Lombardo, “perché quella della scuola non è una questione politica. Non si può chiudere adesso, la scuola deve essere l’ultima a chiudere, nessuno ha la sfera di cristallo e vedremo come andrà, ma ci vuole buon senso”.
“Stimo Conte, ma deve confrontarsi con i sindaci”
Nel Dpcm varato domenica scorsa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è riconosciuta ai sindaci la facoltà di adottare ordinanze per la chiusura di strade e piazze con il fine di evitare assembramenti: “Prima di parlare agli italiani bisogna condividere le cose. Rispetto molto il premier Conte, ma l’idea di scaricare sui sindaci la chiusura di piazze e vie senza che i diretti interessati lo sapessero è sbagliata – ha spiegato il sindaco di Milano - non tanto per la responsabilità data ai sindaci, ma per la complicazione che ne deriverebbe. Tali misure vanno prima verificate con chi gestisce il territorio e deve far funzionare le cose quotidianamente”.
Il coprifuoco in Lombardia
L’ordinanza firmata ieri dal presidente lombardo Fontana e il ministro della Salute Speranza, prevede il coprifuoco a partire da oggi e fino al 13 novembre, dalle 23.00 alle 5.00, fatti salvi spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, urgenza o motivi di salute. In ogni caso è consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza con autodichiarazione per certificare gli spostamenti.