04 luglio 2023, ore 14:52 , agg. alle 15:19
Si era infortunata durante un'esplorazione Ottavia Piana, 31 anni. Le operazioni di soccorso sono state lunghe e complesse, in un dedalo di grotte
Dopo tanto buio, finalmente la luce del giorno. Si sono concluse poco fa le operazioni di soccorso di Ottavia Piana, 31 anni, la speleologa rimasta bloccata a centocinquanta metri di profondità in una grotta di Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo. La donna non riusciva più a muoversi per risalire a causa di una ferita, che non le permetteva di camminare in maniera autonoma. Istruttrice del gruppo Speleo Cai di Lovere, era scesa più volte nella grotta in passato, come testimoniano anche alcuni suoi reportage presenti online.
DA DOMENICA NEL TUNNEL
L’infortunio domenica pomeriggio, durante un’esplorazione insieme ad alcuni colleghi, che hanno dato l’allarme. Iniziato così il lavoro dei soccorritori, che da subito era apparso lungo e complesso. La donna si trovava a circa due ore e mezza dall’ingresso della grotta, in un vero e proprio reticolo di origine carsica e non ancora del tutto mappato. “Il tratto interessato presenta una morfologia complessa e ancora in esplorazione” aveva fatto sapere il Soccorso Alpino. Il trasporto in barella ha complicato ulteriormente la situazione, così come la pioggia scrosciante che da ieri sera è continuata a scendere sulla zona.STA BENE
Un’avventura che ha però trovato un lieto fine. La speleologa ha riportato una ferita ad una gamba, probabilmente fratturata. Ora è stata trasportata in ospedale in elicottero per accertamenti.Argomenti
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