L’ultimatum è arrivato in un’intervista alla Cnn. È Joe Biden in persona a spiegare che se Israele inizierà l’operazione di terra a Rafah, gli Stati Uniti continueranno a garantire la difesa, ma smetteranno di inviare armi offensive. Già ieri si era parlato della sospensione dell’invio di migliaia di bombe. “Sono state usate per uccidere i civili” ammette il presidente americano. Immediata la reazione di Donald Trump, secondo cui "Biden è un debole e sta guidando il mondo verso la terza guerra mondiale", aggiungendo che Hamas è un gruppo terroristico che ha ucciso migliaia di persone innocenti e tiene ancora in ostaggio alcuni americani.
REAZIONE DURA
Una decisione, quella americana, che potrebbe costringere lo stato ebraico a rivedere i suoi piani operativi, avendo a disposizione meno armi. Una fonte ha fatto sapere che sarebbe stato convocato per questa sera il gabinetto di guerra. Intanto il premier Netanyahu ha postato nuovamente su
X un discorso tenuto la scorsa settimana, in cui ha detto che Israele affronterà Hamas anche da solo. "
Lo dico ai nostri nemici e ai nostri migliori amici: Israele raggiungerà i suoi obiettivi a sud e a nord" ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. Più dura la reazione del ministro della sicurezza nazionale israeliano Ben Gvir, che ha pubblicato su
X la parola
Hamas accostata al nome
Biden da un cuore, come a voler dire che l'organizzazione ama il presidente americano. Esternazioni da cui ha preso le distanze il presidente Herzog. Le parole di Joe Biden "
sono deludenti" invece per l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite.
GAZA
Intanto proseguono le operazioni militari a Gaza, in particolare nel quartiere settentrionale di Zeitun. L'
Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ha fatto sapere che dal 6 maggio - quando sono state intensificate le operazioni nella zona - sono circa ottantamila le persone fuggite da Rafah.
"Il prezzo per queste famiglie è insopportabile, nessun posto è sicuro" scrive l'organizzazione su X. Intanto al Cairo sono andati avanti i negoziati. Poco fa la delegazione di Hamas ha lasciato il tavolo annunciando che il movimento accetta il documento presentato dai mediatori.