Bilancio di natale, in campionato per ora comanda Milano, ma la corsa è ancora lunga
25 dicembre 2020, ore 12:00
agg. 28 dicembre 2020, ore 14:16
Milan in testa con un solo punto di vantaggio sull'Inter. Juve in ritardo, a Roma e Napoli manca continuità
La Serie A si concede una breve vacanza, si tornerà in campo il 3 gennaio. Alle spalle poco più di un terzo di campionato, è tempo di bilanci. Per ora la classifica ha un forte accento milanese, ma la stagione è lunga e imprevedibile, può ancora succedere di tutto.
Sorpresa Milan
In pochi, forse nessuno, a inizio campionato avevano pronosticato i rossoneri in testa a Natale. È vero, la squadra di Pioli aveva fatto bene nel post lockdown. Però l'exploit è andato oltre le aspettative. Il totem Ibrahimovic è stato determinante per i suoi gol ma anche per far crescere i compagni. Che infatti nelle ultime giornate sono andati avanti anche senza lo svedese. Il Milan è una buona squadra trasformata da Stefano Pioli in un gruppo vincente. Che ha qualche limite ma sa sopperire con grande forza di volontà. L'ennesima riprova l'abbiamo avuta ieri contro la Lazio, con il successo acciuffato all'ultimo respiro da Theo Hernandez, altro giocatore decisivo. Il Milan ha raccolto molti punti oltre il novantesimo: c'è un pizzico di fortuna ma c'è anche la capacità di non mollare mai.
Inter a due facce
A un solo punto dal Milan, ci sono i nerazzurri. Che prima delle feste hanno scalato posizioni con un filotto di sette vittorie consecutive. La precoce eliminazione dalla Champions ha rappresentato un danno sul piano sportivo e su quello economico, ma ora la squadra di Conte potrà dedicarsi esclusivamente al campionato. La stagione dell'Inter fin qui è stata contraddittoria: a volte non ha vinto partite dominate e altre ha incamerato tre punti senza incantare. Il simbolo della squadra è la strapotenza fisica di Lukaku, ma anche Hakimi sa essere incontenibile. Il gioco non sempre è brillante, specie nelle partite a san Siro contro avversari che si chiudono capita di far fatica. La continuità dell'ultimo mese incoraggia Conte, anche perché nemmeno tra la concorrenza si individua perfezione.
Juve in ritardo
Fa un certo effetto guardare la classifica e vedere che chi ha vinto gli ultimi nove scudetti ora è al sesto posto, a dieci punti dalla vetta, sia pur con una gara da recuperare. La scommessa Pirlo per ora ha pagato parzialmente: è capitato di intuire le potenzialità di questa squadra, ma gli inciampi sono stati troppi. È mancata continuità, la pareggite ha rallentato la corsa, Cristiano Ronaldo è stato determinante spesso ma non sempre. Il 22 dicembre resterà come una data nera: cancellazione del 3-0 a tavolino sul Napoli e sonora sconfitta in campo contro la Fiorentina. Le vacanze devono servire per ricaricare le batterie, c'è ancora tempo per rimontare, ma a gennaio è obbligatorio cambiare passo.
Corsa Champions
Ora la Roma è terza, la squadra di Fonseca sa essere molto brillante; ma finora non ha vinto scontri diretti e quando la giornata è storta non sa limitare i danni e tende all'imbarcata. Il Napoli è stato capace di belle imprese (poker rifilati all'Atalanta e alla Roma) ma è spesso scivolato su bucce di banana; alla squadra di Gattuso manca la continuità. Il Sassuolo è una bella realtà e merita di stare in alto, anche se ha sbagliato le partite con Inter e Milan, quando l'asticella si è alzata. Lazio e Atalanta possono fare bene con chiunque, ma hanno speso molto per far bene in Champions e in campionato hanno accumulato ritardo.
Lotta salvezza
Il Torino è solo all'ultimo posto, nonostante una rosa da centro classifica. Giampaolo resiste ma serve una scossa, anche per allontanare la sfortuna che tante volte ha penalizzato i granata. Il Crotone è penultimo, ma è vivo e lotta. Il Genoa è ripartito bene con Ballardini, lo Spezia soffrirà fino alla fine ma ha le carte in regola per restare in serie A. Complimenti al Benevento di Pippo Inzaghi, che naviga bene a metà classifica.