18 settembre 2021, ore 15:00
Clamoroso sviluppo nelle indagini sulla morte del piccolo Samuele, 3 anni; ieri si pensava a un drammatico incidente, ora si indaga per omicidio, e c'è un indiziato: fermato un collaboratore domestico di 38 anni. E a via Foria, a Napoli, scoppia la rabbia dei cittadini
TRAGEDIA IMMENSA
Già ieri sembrava una tragedia quasi impossibile da accettare. Gli sviluppi di oggi rendono ancora più drammatica la vicenda. Riavvolgiamo il nastro. Siamo in via Foria, nella parte più verace di Napoli, all’incrocio con via Giuseppe Piazzi. E’ un assolato venerdì mattina di metà settembre. Un bambino di soli tre anni, Samuele, è morto cadendo dal balcone della sua abitazione, al terzo piano di un antico palazzo. Si è subito pensato a un drammatico incidente, alla possibile imprudenza di un piccolo arrampicatosi su una ringhiera, approfittando di un attimo di distrazione dei suoi familiari. Sono addirittura scattati rilievi delle forze dell’ordine sullo stato del parapetto. La notizia della morte di Samuele si è diffusa velocemente nel quartiere e anche oltre, alcuni mazzi di fiori bianchi sono stati deposti sul marciapiede dove si è schiantato il piccolo. Gli inquirenti hanno sentito i genitori, molto conosciuti in zona perché appartenenti a una famiglia di noti commercianti.
SI INDAGA PER OMICIDIO
Questa mattina il clamoroso sviluppo: la Polizia ha eseguito un fermo nei confronti di un uomo, che è accusato di omicidio per la morte del piccolo. Si tratta di Mariano Cannio, 38 anni. Si tratta di un collaboratore domestico, ritenuto gravemente indiziato dell'omicidio del piccolo Samuele avvenuto ieri in via Foria. L'uomo fermato è molto conosciuto nella zona, dove abita. Da quanto ricostruito aveva accesso alle abitazioni di diverse famiglie del quartiere che si fidavano di lui. Viene descritto come persona molto chiusa di carattere. Ora – tardivamente – emerge qualche dubbio sulla sua salute mentale. Al momento della tragedia la mamma del piccolo Samuele si era allontanata dalla stanza dove si trovava il figlio e, secondo la ricostruzione investigativa, l'uomo fermato oggi.
LA RABBIA DEL QUARTIERE
Incredulità e stupore tra la gente del quartiere al diffondersi della notizia: "Non è possibile ammazzare un bimbo" urla una donna. Anche oggi ci sono lumini, fiori bianchi e peluche in via Foria davanti al palazzo; e ora, dopo aver appreso che c'è un uomo fermato per omicidio, lo stupore si trasforma in rabbia: "E' un dolore troppo forte - dice una donna anziana - Non riesco a immaginare il dolore dei genitori e della mamma che è anche incinta. Povera donna". Un’altra signora confessa: “ Io sono cattolica ma a volte mi chiedo perchè ai criminali non succeda nulla e poi un bimbo innocente debba morire così”. Difficile dare una risposta.