25 maggio 2019, ore 12:38 , agg. alle 13:00
Il procuratore che ha disposto il fermo ha detto che il corpo era martoriato e con lesioni multiple
E' arrivata nella notte la svolta nella vicenda del bimbo di quasi due anni morto all'arrivo in ospedale a Novara. La versione della madre, che ai soccorritori del 118 aveva parlato di una caduta dal lettino, non aveva convinto sin dall’inizio gli inquirenti. E’ stato l’esito dell’autopsia a far scattare il fermo per madre e padre del bimbo, rispettivamente di 22 e 23 anni, ora accusati di omicidio volontario pluriaggravato. Il piccolo Leonardo sarebbe stato picchiato. Il procuratore che ha disposto il fermo ha detto che il corpo era martoriato e con lesioni multiple. Poco fa è emerso che il compagno della madre, ritenuto complice nell’omicidio, aveva assunto cocaina. "E' un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi", si apprende in una conferenza stampa con il questore di Novara, Rosanna Lavezzaro. Secondo l'autopsia, a provocare la morte del bambino, che avrebbe compiuto due anni a settembre, è stato un violento colpo all'addome. La conseguente emorragia al fegato ha portato al decesso in meno di mezz'ora. Sul corpicino, il medico legale ha riscontrato ecchimosi e lesioni un po' ovunque: sul capo, sul torace, sulla schiena, persino sui genitali. Le lesioni risalirebbero alla mattina stessa del decesso.