Biodiversità a rischio. Specie e habitat minacciati da cambiamenti climatici e dall’uomo
02 ottobre 2021, ore 10:00
In Italia oltre un quinto del totale delle specie presenti è a rischio di estinzione. Legambiente punta il dito contro l'uomo e il consumo di suolo sconsiderato ma incidono pure l'innalzamento delle temperature e i cambiamenti climatici
CRONACHE DI ORRORE QUOTIDIANO AI DANNI DEGLI ANIMALI
Di questi giorni è la notizia dell’abbattimento di un cervo bianco, creatura assai rara che deve il suo colore alla diminuzione della produzione di melanina, da parte della polizia inglese, che si è trovata del tutto impreparata davanti alla sorpresa di questo esemplare di animale selvatico avvistato nei pressi di Bootle, contea vicino a Liverpool. Oltre alla polizia è stata allertata la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, che ha consigliato di “lasciare stare il cervo perché sarebbe tornato a casa da solo”. Ma le cose sono andate diversamente: gli agenti, dopo aver cercato di mettere in sicurezza l’animale in una zona industriale, hanno dichiarato che non è stato possibile sedarlo e lo hanno soppresso. A Tiarno di Sopra, nel Trentino, una poiana, specie particolarmente protetta, è stata impallinata: ferita gravemente ad un’ala, ha proseguito il suo volo per un breve tratto, finendo in un centro abitato dove è stata probabilmente rinvenuta da qualcuno che l’ha poi gettata, ancora viva, in un cassonetto. Fortunatamente la poiana, recuperata dalle guardie forestali, si trova attualmente presso il Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu di Trento.
UN MONDO DIVENTATO INOSPITALE
Il 60% delle specie e il 77% degli habitat sono minacciati da cambiamenti climatici, innalzamento delle temperature, consumo di suolo sconsiderato a causa della cementificazione e dall’eccessivo prelievo di risorse. Oltre un quinto del totale delle specie presenti nel nostro Paese sono a rischio di estinzione. È quanto emerge dall’ultimo dossier di Legambiente dedicato alla biodiversità. Se non si riuscirà a porre un freno all’innalzamento delle temperature, una specie su sei di animali e piante rischierà l’estinzione entro il 2100. Secondo i dati presentati nel primo Barometro della biodiversità italiana, su un campione di 2807 specie italiane di spugne, coralli, squali, razze e coleotteri, 596 sono a rischio di estinzione. Per i grandi mammiferi come lo stambecco o il camoscio appenninico lo stato di conservazione è migliorato negli ultimi cinque anni. Tra gli uccelli, quelli che vivono nelle foreste beneficiano di con-dizioni migliori rispetto a quelli legati agli ambienti agricoli, dove l’intensificazione dell’agricoltura comporta la sparizione della vegetazione naturale. Lo stato di conservazione delle circa 30 specie di pipistrelli è invece peggiorato.
LA NECESSITA’ DI CAMBIARE ROTTA
Ogni giorno la distruzione degli habitat, il commercio illegale, il bracconaggio, l’inquinamento, i cambiamenti climatici mettono sempre più in pericolo le specie del nostro Pianeta. Associazioni come l’International Union for Conservation of Nature, che ogni anno diffonde una Lista Rossa, denunciano costantemente il rischio di estinzione di migliaia di specie animali. Oggi le specie si estinguono ad una velocità circa 100 volte superiore a quella del passato: è dunque evidente l’urgenza di cambiare rotta e difendere la biodiversità, in tutte le sue forme. Poiché la sopravvivenza del nostro Pianeta, l’unico attualmente in grado di ospitarci, dipende essenzialmente dai nostri comportamenti e dalle nostre azioni, cercare di ricostruire un rapporto armonioso con la natura che ci circonda non è più solo un obbiettivo, ma una vera e propria missione che ognuno di noi deve sentire propria.