Blitz antiterrorismo in Campania; colpita associazione neonazista e suprematista, 4 arresti e decine di indagati
Blitz antiterrorismo in Campania; colpita associazione neonazista e suprematista, 4 arresti e decine di indagati Photo Credit: agenziafotogramma.it
15 novembre 2022, ore 16:13
Avevano in mente di assaltare anche una caserma dei carabinieri a Marigliano in provincia di Napoli, i membri dell'associazione eversiva Ordine di Hagal, smantellata oggi, erano vicini ad alcune frange ultra-nazionaliste ucraine. Uno degli indagati risulta irreperibile e sarebbe fuggito in Ucraina
Le indagini che hanno portato oggi all'emissione di cinque provvedimenti cautelari e a decine di indagati e perquisizioni in diverse regioni, hanno preso il via nel 2019 e dalle intercettazioni è emerso che in chat (sul canale "Protocollo 4" di Telegram) gli adepti parlavano di attentati, contro civili ma anche contro una caserma dei Carabinieri a Marigliano (Napoli). Parole alle quali per fortuna non sono mai seguiti i fatti.
Ordine di Hagal
L'associazione, di tipologia verticistica, era organizzata in cinque livelli e caratterizzata da una forte compartimentazione, sia verso l'interno sia verso l'esterno: più alto era il livello gerarchico e più gli adepti che ne facevano parte erano a conoscenza del progetto dell'organizzazione, finalizzato principalmente a propagandare ideologie naziste, contro la religione ebraica, negando la Shoah e a mettere in piedi iniziate finalizzate a sovvertire l'ordine democratico. Alcuni componenti dell'Ordine di Hagal - questo il nome dell'associazione - si sarebbero anche trasferiti all'estero per partecipare agli addestramenti: combattimenti corpo a corpo con la tecnica di combattimento israeliana "Krav Maga'" ed esercitazioni all'uso di armi lunghe e corte. Per queste attività veniva loro conferito anche un diploma. Gli attivisti erano molto preparati e avevamo intenzione di organizzare dei corsi di sopravvivenza estrema. Sono emersi anche una serie di contatti con fazioni naziste, come il "Battaglione Azov", Misantropya Division e Centuria. Sequestrati armi bianche, pistole risultate essere delle repliche di quelle vere, materiale propagandistico, libri sul suprematismo bianco, su Mussolini e Hitler e anche foto dei due dittatori.
Irreperibile un indagato, sarebbe in Ucraina
E' un ucraino di Termopil, si chiama Anton Radomsky e ha 27 anni l'indagato irreperibile destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli Federica de Bellis nell'ambito dell'indagine sull'associazione con finalita' di terrorismo di matrice neonazista, suprematista e negazionista, sgominata oggi dalla Polizia di Stato . Il 27enne ha trascorso lungo tempo nel Napoletano e poi e' tornato nel suo Paese. Gli inquirenti gli contestano compiti esecutivi nell'ambito dell'organizzazione, come l'addestramento militare degli associati e il reclutamento. La stessa misura cautelare e' stata emessa dal giudice anche nei confronti di Maurizio Ammendola, 43 anni, presidente dell'associazione finita sotto inchiesta, l'Ordine di Hagal, Michele Rinaldi, 47 anni, vice presidente, Massimiliano Mariano, 46 anni (che si occupava di indottrinamento) e Gianpiero Testa, 25 anni, amico di Radomsky, che si occupava di procacciare proseliti, escursioni e riunioni. Nei confronti di Fabio Colarossi, 36 anni, il gip ha invece disposto la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria di Roma.
Le parole del Ministro dell'Interno
"Viviamo in un'epoca - ha detto il ministro dell'Interno Piantedosi - in cui questi episodi si ripropongono con una nuova modalità, con la cultura dell'odio e della discriminazione, come dimostra l'operazione antiterrorismo di questa mattina in Campania. Il seme dell'odio si diffonde in contesti che non avremmo mai immaginato. Conoscere e fare memoria serve a fare giustizia e anche per capire cosa e' successo e non deve mai più succedere".