04 giugno 2019, ore 22:00
L'uomo era affetto da osteosarcoma, si tratta di un'operazione mai realizzata in Italia
Quattordici ore di un intervento per rimuovere un tumore finora ritenuto inoperabile. L'operazione, senza precedenti in Italia, è stata eseguita quattro mesi fa a Bologna su un paziente di 40 anni colpito da osteosarcoma delle parti molli, rarissimo e molto aggressivo, da un'equipe di chirurghi ortopedici dell'Istituto ortopedico Rizzoli e da cardiochirurghi e chirurghi toracici del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. Ora le sue condizioni risultano buone, sia dal punto di vista oncologico che cardiocircolatorio. Un risultato importantissimo, visto che la situazione, già molto seria, era aggravata da un trombo che dal braccio, dove era localizzato il tumore, si estendeva fino al cuore, e dal fatto il paziente aveva già subito un intervento, non radicale. "Il tumore primitivo - hanno spiegato i cardiochirurghi del Sant'Orsola Davide Pacini e Luca Di Marco - aveva causato la formazione di una recidiva neoplastica, risultata poi all'esame istologico postoperatorio essere un osteosarcoma extrascheletrico ad alto grado di malignità, con completo coinvolgimento dell'atrio destro, della vena cava superiore, della vena anonima, della vena giugulare destra e sinistra e della vena azygos". Per rimuoverlo, è stato necessario abbassare la temperatura corporea a 19 gradi e interrompere temporaneamente l'afflusso di sangue al cervello e a tutti gli organi: "Questo ci ha permesso - proseguono gli specialisti - di rimuovere la neoplasia dalle strutture interessate e la successiva ricostruzione delle stesse. Sicuramente, la vasta esperienza nel trattamento della patologia aortica complessa e nei trapianti di cuore ci ha 'facilitato' il compito. E' stato comunque un intervento estremamente impegnativo".