Bologna, parla il tassista schierato contro i colleghi No Pos: “Mi disprezzano e continuano a insultarmi ma non mi arrendo”

Bologna, parla il tassista schierato contro i colleghi No Pos: “Mi disprezzano e continuano a insultarmi ma non mi arrendo”

Bologna, parla il tassista schierato contro i colleghi No Pos: “Mi disprezzano e continuano a insultarmi ma non mi arrendo”   Photo Credit: agenziafotogramma.it


09 maggio 2023, ore 12:52 , agg. alle 13:43

Roberto Mantovani, tassista famoso sui social, ha presentato una denuncia alla questura di Bologna dopo aver trovato le ruote della sua auto bucate

È conosciuto sui social con il nickname di “RobertoRedSox” ed è un tassista di Bologna che ha deciso di schierarsi a favore dell’utilizzo del Pos a bordo dei taxi, pubblicando sui social i resoconti giornalieri delle entrate attraverso l’utilizzo del dispositivo elettronico. Roberto Mantovani ha iniziato questa battaglia per dimostrare quanto sia positivo l’utilizzo del Pos a bordo, schierandosi contro “quella fetta di lavoratori beceri che si ostinano a non utilizzarlo” racconta Mantovani. La sua posizione a favore del Pos, sommata all’avversione nei confronti dei colleghi contrari, ha scatenato l’ira di alcuni tassisti di pensiero opposto al suo, che reputano eccessive le commissioni sottratte al lavoratore con l’utilizzo del pagamento elettronico. Pare, però, che gli “haters” di Mantovani non si siano fermati agli insulti sui social, ma che si siano spinti ben oltre, bucandogli le gomme della auto con la quale lavora. Nella giornata di ieri, Roberto Mantovani, ha deciso di presentare una denuncia alla questura di Bologna.


Le parole del tassista

Come riportato dal Corriere della Sera, Mantovani si è espresso sulla vicenda, raccontando come è andata dal suo punto di vista.

Il tassista ha dichiarato: “Sono sicuro che qualcuno con un punteruolo o un cutter ha bucato gli pneumatici lateralmente, non ci sono dubbi che qui ci sia un intento dietro. Qualche giorno fa mi avevano rigato la fiancata, erano dei segni decisamente sospetti. Volevo essere garantista e non ho accusato nessuno, ma stavolta si vede che è stato fatto apposta”

Ha continuato dicendo “Prendo atto e vado avanti, non è che adesso perché mi bucano le ruote mi fermo e cancello tutto. La battaglia prosegue, perché ha delle radici forti e non si può archiviare solo perché a qualcuno evidentemente non sta bene”

Ha concluso esprimendo un’opinione su tutto l’ambiente che lo circonda: “Lavoro nella migliore azienda di categoria che ci sia e i miei capi sono delle bravissime persone, serie, fanno un lavoro splendido. Nella categoria però c'è una base becera che qualcuno non vuole scontentare. Lo so che pubblicando gli incassi ho fatto un gesto clamoroso, capisco sia stata una bomba, ma prima di arrivare a questo c'è stato tanto “e i sui suoi colleghi: “Ci sono social privati tremendi, in cui mi disprezzano e continuano a insultarmi. C’è un mondo di egoismo e razzismo di fronte al quale non sono più disposto a stare”.



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