Bolzano nuova regina green. In fondo alla classifica Palermo e Catania
Bolzano nuova regina green. In fondo alla classifica Palermo e Catania Photo Credit: Fotogramma.it
07 novembre 2022, ore 13:08
Da un lato le città e i (pochi) capoluoghi di provincia che meglio hanno messo a terra migliori performance ambientali. Dall’altro le emergenze urbane che, in alcuni centri, sono ormai croniche
Nella classifica delle città che hanno fatto la differenza puntando sulla sostenibilità ambientale Bolzano conquista la vetta dal sesto posto dello scorso anno, Trento scende al secondo. Belluno risale dall'ottavo al terzo posto, seguita da Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud a entrare anche quest'anno nella top ten di Ecosistema Urbano 2022, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore. In coda Alessandria, Palermo e Catania che da tempo non riescono a invertire la rotta. Milano scende al n°38 della classifica, solo 88esima Roma che non ha risposto quasi per nulla alle domande del questionario su aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. Da più impianti fotovoltaici sui tetti alla riqualificazione degli edifici, passando per fognature e depuratori da completare sono queste alcune delle sfide che tutte le città sono chiamate ad affrontare.
CAPOLUOGHI DI PROVINCIA IN STALLO
"Nel 2021, in quello che doveva essere l'anno della lenta ripresa post Covid-19 e della messa in campo di interventi concreti, i capoluoghi di Provincia confermano la tendenza di stallo degli anni precedenti. Poco propensi a migliorare le proprie performance ambientali, sono paralizzati da alcune emergenze urbane ormai croniche". L’analisi sul trend che emerge dalla classifica è di Legambiente, “Più smog con i valori di picco che tornano lentamente a crescere nelle aree urbane storicamente afflitte da mal'aria. Un parco auto che resta tra i più alti d'Europa, pochi miglioramenti sul fronte del trasporto pubblico. Torna a salire la produzione dei rifiuti prodotti, il valore medio arriva a 526 kg pro capite, quasi ai livelli pre-pandemia (erano 514 kg pro capite nel 2020 e, appunto, 530 nel 2019), nonostante la raccolta differenziata stia migliorando scavalcando la soglia media del 60%".
FOCUS SU CICLABILI, PERDITE D’ACQUA, SOLARE
Un plauso va alle amministrazioni (sono sempre di più) che hanno promosso la diffusione delle piste ciclabili. Più bici e meno auto si traduce in miglioramento della qualità dell’aria, riduzione del traffico, benefici alla salute e all’economia dei cittadini e gli spostamenti in bicicletta permetterebbero di evitare più di 10mila decessi prematuri all’anno, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di salute globale di Barcellona (ISGlobal). Piccoli segnali positivi arrivano anche dalla diffusione del solare (termico o fotovoltaico) installato su edifici pubblici il cui valore medio, tocca i 5,41 kW/1.000 abitanti. Per quanto riguarda le perdite idriche, rimangono all'incirca costanti le città dove più del 30% dell'acqua viene dispersa (passando da 53 del 2020 a 52 nel 2021), mentre il valore medio dell'acqua che viene dispersa si conferma al 36,0%. Nel 2021 sono sei le città virtuose (erano 5 nel 2020) che riescono a contenere le perdite entro il 15% (Livorno, Macerata, Mantova, Milano, Pavia e Pordenone)".
CIAFANI (LEGAMBIENTE), MANCA CAMBIO DI PASSO
“Dalla fotografia di Ecosistema Urbano 2022 - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - non vediamo quel cambio di passo repentino che impone l'emergenza energetica, ambientale e sociale. In tutte le città serve velocizzare gli interventi, diffondere gli impianti fotovoltaici sui tetti e le comunità energetiche rinnovabili, riqualificare gli edifici, promuovere l'elettrificazione del trasporto pubblico e privato, completare fognature e depuratori, realizzare gli impianti dell'economia circolare, a partire da quelli di digestione anaerobica e compostaggio per produrre biometano e compost di qualità, di riciclo chimico delle plastiche miste e quelli per recuperare le terre rare dai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Queste sono le sfide che attendono il nuovo governo”.
UNA SFIDA PER LE CITTA’
“Le città - spiega Mirko Laurenti, responsabile Ecosistema Urbano - devono essere protagoniste di una nuova ripartenza capace di ripensare l'organizzazione, la forma e le funzioni dei quartieri, il modo con cui le persone si muovono nei centri urbani, garantendo insediamenti multifunzionali e inclusivi. C'è urgenza e necessità di città ben pianificate, che combinino spazi residenziali, commerciali, spazi pubblici e alloggi a prezzi accessibili, per un maggior benessere delle comunità. Le aree urbane che riescono a garantire salute, alloggi e sicurezza ai gruppi più fragili, possono contribuire al new normal, affrontando la povertà e le disuguaglianze, ricostruendo un'economia urbana, rendendo più chiare legislazione urbana e governance”.