Bongiorno a RTL 102.5, ecco come voglio rivoluzionare la P.A.
18 settembre 2018, ore 09:13 , agg. alle 12:06
Il ministro della Pubblica Amministrazione ospite stamattina a Non Stop News: "Prima semplificazione, poi digitalizzazione"
"Pubblica Amministrazione, ancora carrozzone lento e pesante? E' vero, la grande rivoluzione ci sarà quando faremo finalmente la trasformazione digitale, quando nel nostro smartphone avremo la app che ci metterà in contatto con gli uffici". A parlare del difficile rapporto tra cittadino e uffici pubblici è il Ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ospite stamattina di Non Stop News. Il Ministro precisa però che già da subito si può migliorare la macchina burocratica, partendo dalle cose più elementari: "Per esempio, noi abbiamo già le carte identità elettroniche ma poi occorrono 5 mesi per prendere un appuntamento. Quindi, se prima non riusciamo a semplificare le cose più essenziali è inutile avere la digitalizzazione. Quindi noi, con un provvedimento che è stato già approvato dal Cdm, stiamo lavorando a semplificare innanzitutto e, subito dopo, ci sarà la rivoluzione digitale". Parlando poi del sistema delle Pubbliche Amministrazioni, il Ministro riconosce che "in Italia ne esistono di splendide, prevalentemente al Nord, poi ce ne sono tantissime lente, che fanno perdere al cittadino tempo, e che fanno più notizia. Ecco perché il provvedimento che ho presentato e che è stato già approvato dal Cdm, mira ad omogeneizzare le diverse PA"- spiega ancora il Ministro- " si vuole dare velocità alle Pubbliche Amministrazioni che sono arretrate. E' necessario rendere omogenee le prestazioni tra il Nord, spesso perfetto, e il Sud, più problematico".
Poi, il Ministro Bongiorno mette a confronto la sua esperienza attuale con la sua attività lavorativa precedente, da avvocato, titolare di uno studio legale: "La grande differenza- spiega- "è che quando sei titolare di uno studio, se una persona non studia bene un fascicolo, in tre secondi gli togli il fascicolo. In un ambito pubblico invece, grazie anche alle garanzie, correttissime dal punto di vista costituzionale, si tutela il lavoro a tempo indeterminato,quindi accade anche che se un lavoratore non lavora bene e lo si rimprovera , quello si mette in malattia. Ovviamente con la tutela del tempo indeterminato, non si può mandar via in tre secondi chi non lavora bene. Va detto, però -aggiunge la Bongiorno- che ci sono anche persone molto brave, dei gioielli, io nel mio dipartimento ho dei gioielli. Effettivamente il mio ingresso al ministero è stato un po' così. Perciò ho riflettuto sul fatto che bisogna agire sulla motivazione. Bisogna motivare i dipendenti. Ecco perché in un secondo provvedimento che sto preparando voglio fare in modo di responsabilizzare i dirigenti a spingere i dipendenti a lavorare bene, a evitare che un lavoratore chieda al collega di timbrare il cartellino al suo posto e poi va a fare la spesa". Il ministro riconosce le difficoltà dei dirigenti pubblici ma sottolinea che "l'errore è stato quello di non responsabilizzare chi dirige un ufficio. Io vorrei arrivare a premiare i bravi con progressioni di carriera e vorrei evitare quello che avviene adesso. Io so che al momento, in molti casi, i dirigenti della Pubblica Amministrazione si fanno da soli gli obiettivi. Per esempio c'è chi si dà come obiettivo fare le riunioni. Bisogna cambiare questo sistema degli obiettivi , cambiare il sistema della valutazione, dare dei premi . La mia idea è che si tutelino le eccellenze perché prevalgano altrimenti vengono risucchiate. Invece potrebbero spingere al miglioramento anche gli altri"