30 luglio 2021, ore 14:00
Incoraggianti anche i dati relativi al mondo del lavoro, il tasso di disoccupazione nel mese di giugno è calato al 9,7%, con una riduzione dello 0,5%, tornando così sotto la soglia del 10% dopo 5 mesi. Inflazione al 1,8% su base annua nel mese di luglio
La buona notizia c’è anche se è inevitabilmente legata ai dati economici drammatici dell’anno scorso nel pieno dell’emergenza sanitaria e del lockdown.. L’Istat ha diffuso questa mattina gli ultimi numeri relativi alle stime preliminari per il terzo trimestre del 2021. Il Prodotto interno lordo italiano, corretto per gli effetti del calendario e destagionalizzato, è cresciuto del 2,7% rispetto ai tre mesi precedenti e del 17,3% in termini tendenziali. “Dopo un primo trimestre del 2021 in lieve recupero, nel secondo trimestre dell'anno l'economia italiana ha registrato una crescita molto sostenuta – scrive l’Istituto di statistica - Il risultato ha beneficiato soprattutto di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, di una crescita dell'industria e di una sostanziale stazionarietà dell'agricoltura”. Non solo. La crescita acquisita per il 2021, quella che si otterrebbe se nel terzo e quarto trimestre dell'anno il Pil italiano registrasse una variazione congiunturale nulla, è del 4,8%.
la disoccupazione
Buoni anche i dati relativi al mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione nel mese di giugno è calato al 9,7% con una riduzione dello 0,5%, tornando sotto la soglia del 10% dopo 5 mesi La crescita dell’occupazione è stata dello 0,7%, pari a un aumento di 166mila unità che riguarda tutte le categorie, uomini, donne e tutte le classi d’età. Rispetto all’anno scorso l’Istat rileva un incremento dell’1,2%, pari a 267mila unità. Il tasso di occupazione sale al 57,9%, con un +0,5%, mentre diminuiscono le persone in cerca di lavoro, a giugno -5,1% rispetto a maggio, per un totale di 131mila unità.
L’inflazione
L’istituto di statistica ha diffuso anche le stime preliminari per l’inflazione nel mese di luglio: l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'interacollettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'1,8% su base annua. La forte accelerazione dell'inflazione a luglio - commenta l'Istat - è di nuovo dovuta ai prezzi dei beni energetici, in particolare di quelli regolamentati" (che includono le tariffe di luce e gas), che registrano "la crescita più alta dal 1996". Nello stesso mese, i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, che include i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, registrano un'inversione di tendenza passando da -0,7% del mese precedente a +0,2%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto accelerano (da +1,6% a +2,0%).