Brasile, annullate le condanne, l'ex presidente Lula si potrà ricandidare per le elezioni previste nel 2022
09 marzo 2021, ore 08:55
agg. 10 marzo 2021, ore 10:39
il giudice della Corte suprema Fachin ha annullato le sentenze a carico dell'ex presidente brasiliano dichiarando l'incompetenza del Tribunale federale di Curitiba. Lula era stato condannato per corruzione prima a 10 e poi a 17 anni di reclusione e ha trascorso in carcere 580 giorni
L'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva torna in corsa per le elezioni presidenziali del 2022 dopo la sentenza di ieri che ha il valore di una vero e proprio terremoto per la vita politica del Paese. Il giudice della Corte suprema Edosi Fachin ha infatti annullato tutte le condanne a suo carico, dichiarando l’incompetenza del tribunale federale di Curitiba, autore della maggior parte delle sentenze sulla Mani pulite brasiliana, l’inchiesta Lava Jato. Con tutta probabilità la procura federale di Curitiba presenterà ricorso ma per l’ex presidente finisce l’incubo di una vicenda che dal 2018 lo aveva portato in carcere per 580 giorni e soprattutto lo aveva privato dei suoi diritti politici, spianando la strada all’attuale presidente di estrema destra, Jair Bolsonaro. Il giudice Sergio Moro, autore delle decisioni, divenne poi ministro della giustizia proprio nel governo populista di Bolsonaro.
L’inchiesta Lava Jato
Lula si è sempre dichiarato innocente e ha sempre parlato di processi politici a suo carico. L’indagine, che ha portato alla sua condanna per corruzione prima a 10 anni e poi a 17, ruotava attorno alla proprietà di un lussuoso appartamento di 216 mq a Guarujà, una delle località più esclusive del litorale di San Paolo. Secondo l’accusa l’immobile, in cambio di importanti commesse con la compagnia petrolifera statale Petrobras, era stato donato dal gigante delle costruzioni Oas. Il coinvolgimento di Lula arrivò con le dichiarazioni dell’ex presidente del colosso Leo Pinheiro, che gli permisero di ottenere un deciso sconto di pena. Solo successive rivelazioni aprirono una breccia sulla credibilità del giudice Moro e soprattutto sulla sua imparzialità . In particolare vennero a galla numerosi messaggi su Telegram in cui magistrato suggeriva ai colleghi della procura di Curitiba quali prove cercare a carico del leader del Partito dei lavoratori brasiliano.
Bolsonaro trema in vista delle elezioni del 2022
Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, dopo la sentenza che ha annullato le condanne a carico di Lula, ha fortemente criticato la decisione:” Il giudice Edson Fachin ha sempre mantenuto stretti legami con il partito dei lavoratori. Un giudice da solo non avrebbe dovuto prendere una decisione del genere. La Borsa è scesa e il dollaro è salito. Tutti noi soffriremo per una decisione del genere” ha dichiarato. Le preoccupazioni di Bolsonaro sono soprattutto di tipo elettorale. Lula continua a essere un simbolo per la sinistra e un sondaggio pubblicato ieri ha rivelato che se si candidasse alle elezioni presidenziali dell'ottobre del 2022 otterrebbe il 50 per cento delle preferenze dei brasiliani. L'attuale capo dello Stato non andrebbe oltre il 38% mentre il 56% degli intervistati si è espresso contro la sua candidatura, complice la pessima gestione della lotta contro la pandemia di coronavirus.