Britney Spears patteggia col padre, ma dovrà pagare le spese legali. Tmz, la popstar è furiosa
28 aprile 2024, ore 08:00
In gioco ci sono le spese legali di Jamie, che ammonterebbero a due milioni di dollari. Lui si dice sollevato che sia finita seppure dispiaciuto per le accuse che la figlia le ha rivolto. La Spears sosteneva che si era autostipendiato per oltre sei milioni di dollari nei 13 anni della custudia legale
Britney Spears e il padre Jamie non andranno al processo sul pagamento delle spese legali che lui ha sostenuto nella pluriennale battaglia per mantenere la figlia sotto tutela legale. Secondo il sito di gossip Tmz, alla cantante non toccherebbe neanche un centesimo, mentre starebbe ora a lei pagare i costi degli avvocati di lui, pari, secondo alcune fonti, a due milioni di dollari. L'intesa, siglata dai legali delle parti presso la Superior Court di Los Angeles e i cui termini economici non sono stati in realtà ufficialmente resi noti, arriva più di due anni dopo la liberazione di Britney dal ferreo controllo legale che dal 2008, dopo un paio di molto pubblicizzati episodi di crollo mentale, Jamie aveva esercitato su ogni aspetto della sua vita.
L'IRA DI BRITNEY
Sempre secondo Tmz, che per primo ha dato la notizia dell'accordo, la cantante sarebbe furiosa: il suo avvocato Mathew Rosengart le aveva assicurato di avere la vittoria in tasca, mentre sarebbe lei adesso a dover aprire il portafogli. Sembra dunque lontana una riconciliazione sul fronte degli affetti. "Jamie ama moltissimo Britney e non vorrebbe altro che tornare ad essere una famiglia con lei", ha detto l'avvocato de padre, Alex Weingarten. Ufficialmente però un altro capitolo della vita di Britney è finalmente chiuso. "Anche se la tutela legale è stata revocata nel novembre 2021, il desiderio di Britney di libertà è ora veramente completo", ha detto Rosengart: "La libertà include anche non dover più avere a che fare con i tribunali a causa di questa vicenda". Jamie Spears aveva chiesto alla magistratura di far pagare a Britney le spese legali da lui sostenute nel contenzioso. La pop star si era opposta sostenendo che il padre si era autostipendiato per oltre sei milioni di dollari durante i 13 anni della custodia legale, aveva impropriamente messo la figlia sotto sorveglianza e compiuto vari pasticci finanziari. "Le parti hanno risolto le questioni in sospeso", ha detto Weingarten, mentre Jamie si è detto "felice che ora sia tutto finito", pur essendo "dispiaciuto delle accuse irresponsabili fatte nei suoi confronti in pubblico". Il patteggiamento chiude dunque senza troppo clamore una vicenda per anni sotto i riflettori dei media in cui accuse e vetriolo erano state scambiate tra padre e figlia con Britney che a un certo punto aveva dichiarato in tribunale che avrebbe voluto vedere Jamie in prigione. Un nuovo processo, che avrebbe dovuto cominciare in maggio, è stato a questo punto evitato.
LA SECONDA VITA DELLA POP STAR
Dalla fine della tutela legale Britney Spears si è sposata e ha divorziato. Ha pubblicato un libro di memorie intitolato The Woman in Me che ha venduto oltre due milioni di copie ma, con l'eccezione di un duetto con Elton John (Hold Me Closer) e un altro con Will.i.am (Mind Your Business), non è più tornata a cantare.
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