Buon compleanno Carlo, i 72 anni Principe del Galles tra scandali, gossip e l’infinita attesa della corona
Buon compleanno Carlo, i 72 anni Principe del Galles tra scandali, gossip e l’infinita attesa della corona
14 novembre 2020, ore 14:31
Nato a Londra il 14 novembre del 1948, l'erede al trono più longevo della storia d'Inghilterra spegne oggi 72 candeline, in una Londra paralizzata dal Covid.
Futuro Re da Guinness dei primati: così probabilmente sarà ricordato Carlo d’Inghilterra, primogenito della Regina Elisabetta II e di Filippo di Edimburgo. Erede al trono dal 6 febbraio del 1952 ha, infatti, battuto il record del trisnonno, Re Edoardo VII, che attese la corona per 59 anni, due mesi e 13 giorni e, quando salirà al trono, avrà anche il primato di Re più anziano della storia d’Inghilterra.
Il primo matrimonio
Nato il 14 novembre di 72 anni fa, Carlo è stato spesso, suo malgrado, al centro dell’interesse della stampa rosa, morbosamente attratta dalla storia del suo primo matrimonio con la giovane Diana Spencer. Un matrimonio, com’è ormai noto da tempo, combinato dalla Regina Elisabetta II in persona, quando la condizione di celibe cominciava a nuocere all’immagine del futuro Re d’ Inghilterra. Così Carlo, che, poco prima aveva frequentato la sorella maggiore di Diana, Lady Sarah Spencer, acconsentì a quelle nozze per non scontentare i genitori. La cerimonia, celebrata il 29 luglio del 1981 e trasmesso in diretta televisiva, fu seguita da oltre 750 milioni di persone. Un vero e proprio evento mediatico ancora impresso nella memoria degli inglesi: in 600.000 si riversarono per le strade di Londra per vedere la sposa diretta alla Cattedrale di San Paolo. Una sposa giovane, bellissima nel suo iconico abito color avorio impreziosito da pizzi antichi e da uno strascico lungo ben 7 metri, ignara del triste destino che si sarebbe consumato nel corso di pochissimi anni. La nascita dei figli William e Harry, non bastò, infatti, a rendere felici quelle nozze, già da tempo insidiate da Camilla Shand (successivamente Parker Bowles).
Lo scandalo e la morte di Diana
Ben presto, infatti, l’incompatibilità caratteriale, la differenza d’età e la gelosia di Diana nei confronti di Camilla, sempre più spesso fotografata accanto al marito, fecero naufragare il matrimonio. Ad aggravare il quadro ci pensarono i tabloid, alimentando il gossip attorno ai presunti tradimenti di Carlo e sollevando continue illazioni sul principe Harry, ritenuto, per un semplice fatto di somiglianza, figlio di James Lifford Hewitt e non del futuro Re d’Inghilterra (ipotesi smentita del tutto nel 2002). Con l’uscita del libro di Andrew Morton, intitolato “Diana – la sua vera storia”, in cui la principessa raccontò la sua depressione, i nodi vennero al pettine. L’immagine di Carlo ne uscì fortemente danneggiata, e così, colui che, per anni, era stato considerato un “Principe azzurro” , divenne all’improvviso agli occhi di tutti un uomo fragile ma, soprattutto, un marito infedele. Carlo e Diana divorziarono ufficialmente il 26 agosto del 1996, un anno prima del tragico incidente che costò la vita alla ex Principessa.
Camilla e la vocazione ambientalista
Alla morte di Diana la frequentazione con Camilla divenne più assidua, fino alle nozze in forma civile (cosa impensabile prima di allora per un erede al trono), avvenute il 9 aprile del 2005. Un matrimonio molto discusso e mal visto, soprattutto dai sudditi, ancora affezionatissimi a Lady Diana. Oggi, a distanza di anni, la coppia è ancora unita in modo solido: i due condividono diversi hobby, tra cui la passione per la vita di campagna, per l’arte e per la pittura. Carlo, a cui sono serviti diversi anni per ricostruire la sua immagine, continua a non essere esattamente un “Principe azzurro”, ma il suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente gli è valso nel tempo il soprannome di “Principe verde”. Il futuro Re d’Inghilterra, ha infatti lanciato una serie di iniziative legate alla sostenibilità, tra cui il Sustainable Markets Council, presentato a gennaio 2020 al Forum di Davos, volto a connettere imprese e privati con filantropi ed esperti del tema ma, soprattutto, a incoraggiare futuri investimenti. Possiede, inoltre, una proprietà di oltre 400 ettari vicina alla tenuta di Highgrove, chiamata Duchy Home Farm che, dal 1985, sperimenta un sistema di coltura e allevamento completamente biologico.
Il Covid e le tensioni a corte: il Remembrance Day
Negli ultimi mesi, le vicende di Carlo sono tornate sotto la lente d’ingrandimento, nonostante, da anni, al centro dell’interesse della stampa, ci siano in realtà i due figli: William, futuro erede al trono e Harry, che ha deciso di abbandonare la vita di corte per seguire la moglie, Meghan Markle, negli Stati Uniti. Pochi mesi fa, i media diedero la notizia che Carlo aveva contratto il Covid 19, mentre, più di recente, si è tornati a parlare di lui per il ruolo di spicco ricoperto durante l’ultimo Remembrance Day (10 novembre), appuntamento importantissimo per la royal family. Proprio il Remembrance Day, secondo la stampa inglese, ha rappresentato una sorta di punto di svolta. Che la Regina Elisabetta II sia, finalmente, pronta ad un “passaggio di testimone”?
I possibili scenari
“Quando Carlo sarà Re?” è la domanda che tutti si fanno da anni, anche se molti vedono in William il futuro dell’Inghilterra. Il giovane Principe possiede, infatti, tutte le caratteristiche necessarie per riportare in auge la monarchia inglese: marito fedele di Kate Middleton, padre affettuoso di tre figli (George, Charlotte e Louis), molto impegnato a livello umanitario. Ma, soprattutto, è figlio della compianta e, ancora, indimenticata Lady Diana Spencer. Nonostante sia ammessa l’abdicazione (l’ultimo fu Edoardo VIII, uno scandalo per l’intero casato), i sovrani della casa dei Windsor, sono destinati a regnare a vita. La possibilità, dunque, che la Regina possa lasciare prima del tempo la corona, è assai remota, anche se, l’avanzata età della sovrana (94 anni il 21 aprile scorso), porterebbe a pensare il contrario. Chiunque però, auspicasse, in quel caso, di vedere il principe William salire al trono, rimarrebbe comunque deluso. Se la Regina, infatti, decidesse di fare questo passo, non potrebbe scegliere il suo successore né, tantomeno, saltare il legittimo erede nella linea di successione. Questo significa che, la corona per diritto, andrebbe a Carlo. Già, ma per quanto? I bookmakers da tempo hanno fatto previsioni. Secondo loro, il regno di “Carlo III” sarà breve perché, probabilmente, abdicherà in favore di William. Carlo potrebbe quindi infrangere un altro record, ed essere ricordato come “il Re che regnò per un giorno”. Uno scenario fantasioso ma, forse, non troppo. Che “Dio salvi la regina”, dunque … ma non dimentichi suo figlio!