C’è un nuovo accordo tra May e Juncker su Brexit
12 marzo 2019, ore 01:32
Si tratta per lo più di rassicurazioni sull'ormai famoso "backstop": oggi il parlamento britannico dovrà decidere se sono abbastanza
La prima ministra Theresa May e il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker hanno presentato tre novità per provare a sbloccare la trattativa su Brexit e convincere il parlamento britannico ad approvare l’accordo negoziato lo scorso anno tra Regno Unito e Unione Europea. Tutto quanto dovrà comunque essere approvato dal parlamento britannico, o non sarà servito a niente. Il punto centrale della discussione è sempre il backstop, cioè la soluzione temporanea sul confine tra Irlanda e Irlanda del Nord che entrerebbe in vigore dal 2021 se Unione Europea e Regno Unito non avranno trovato un accordo definitivo sulle loro relazioni future. Quello che questo accordo dovrebbe fare, nelle intenzioni di May e Juncker, è fornire chiarimenti e rassicurazioni su come verrà implementato il backstop e sul fatto che rimarrà comunque una soluzione temporanea. May e Juncker, al termine del loro incontro a Strasburgo, hanno spiegato che il Regno Unito e l’Unione Europea si sono accordati su una dichiarazione “legalmente vincolante” che permetterebbe a Regno Unito e UE di lasciare l’unione temporanea prevista dal backstop se l’altra parte non dovesse negoziare in “buona fede” per trovare un accordo che sostituisca il backstop. In secondo luogo, May e Junker hanno detto che Regno Unito e Unione Europea cominceranno da subito i negoziati per accordarsi sulle loro future relazioni, in modo che non si arrivi proprio a dover usare il backstop. Inoltre, ha detto May, è stata fissata una nuova scadenze per i negoziati: entro il dicembre 2020, Regno Unito e Unione Europea dovranno trovare delle alternative al backstop, in modo che se anche si arrivasse al 2021 senza accordo, ci sarebbero altri modi per gestire la situazione. Oggi il parlamento britannico voterà il nuovo accordo. Se verrà approvato, inizieranno i lavori per permettere l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea entro fine marzo. In caso contrario, rimarrebbero tre possibilità: un rinvio di Brexit, una rinuncia a Brexit e un’uscita del Regno Unito dalla UE senza nessun accordo. Juncker ha comunque detto più volte anche lunedì che non ci saranno nuove trattative sul testo dell’accordo o sul testo delle dichiarazioni politiche sull’accordo.