20 marzo 2019, ore 11:00
La classifica è stata stilata da France Football
Verso la fine dei favolosi anni '60 ha riscritto il calcio che, fino a quel momento, aveva avuto precise e poco flessibili regole tattiche. Abolì i ruoli, in parte anche quello del portiere, e partorì il calcio totale. Il genio visionario di Rinus Michels ieri è stato consacrato alla storia dall'autorevole rivista France Football, che lo ha fatto salire sul gradino più alto del podio nella classifica dei 50 top allenatori. Dietro Michels, nell'ordine, sir Alex Ferguson e Arrigo Sacchi, anche lui un rivoluzionario. Nella classifica c'è spazio per tutti, ma non mancano le sorprese. Al quarto posto c'è un altro olandese, discepolo di Michels, vale a dire Johan Cruyff, quinto Pep Guardiola, a sua volta delfino del "Profeta del gol" di Amsterdam. France Football ha individuato tre criteri principali per compilare questa singolare quanto veritiera graduatoria: i successi conquistati, l'importanza delle manifestazioni e l'eredità lasciata nel gioco, ma anche la durata e l'impatto della carriera. L'ucraino Valeri Lobanovski occupa la sesta piazza, davanti al "mago" dell'Inter, Helenio Herrera, che è settimo, e precede a sua volta Carlo Ancelotti, allievo prediletto di Sacchi. Chiudono la Top ten l'austriaco Ernst Happel, cui è stato intitolato il leggendario Prater di Vienna, e l'inglese Bill Shankly che rese famoso il Livepool. Al dodicesimo posto c'è Giovanni Trapattoni, l'unico - assieme al tedesco Udo Lattek - ad avere vinto tutti i principali tornei Uefa (Coppa dei Campioni 1985, Coppa delle Coppe 1984 e Coppa Uefa 1977). Dopo il Trap c'è Josè Mourinho. Sedicesimo posto per Marcello Lippi, fra i pochi ad avere vinto Coppa dei Campioni e Mondiali. Dietro Lippi, troviamo il "Paron" Nereo Rocco. France Football inserisce nella classifica anche Fabio Capello (21esimo). Per Zinedine Zidane, capace di vincere tre Champions consecutive, solo il 22esimo posto.