
Calcio, Inter e Milan pronte ad acquisire l'area di San Siro per costruire il nuovo stadio Photo Credit: https://agenziafotogramma.it/
25 marzo 2025, ore 12:25
I due club di Milano hanno presetnato un dossier al Comune di Milano. L'operazione è di circa 1,2 miliardi di euro, con il nuovo impianto che dovrebbe essere pronto entro il 2031
IL DOSSIER AL COMUNE DI MILANO
Inter e Milan hanno presentato un dossier al Comune di Milano per acquisire lo stadio di Giuseppe Meazza e l’area circostante, per costruire un nuovo impianto e trasformare l’intera zona. L’operazione, dal valore complessivo di 1,2 miliardi di euro, prevede un nuovo stadio moderno da circa 71.500 posti, progettato per essere operativo 365 giorni l'anno e la riqualificazione della zona. I club hanno scartato, tra le varie ipotesi, quella di una ristrutturazione completa del Meazza, optando, invece, per la realizzazione di una nuova struttura accanto all’attuale stadio, di cui una parte verrà mantenuta e riconvertita per altri usi. Attorno al nuovo impianto sorgerà una cittadella dello sport con musei, negozi, uffici, hotel e spazi verdi.
IL BANDO PUBBLICATO DAL COMUNE
Nel frattempo, ieri, il Comune ha pubblicato un bando per raccogliere manifestazioni di interesse relative alla vendita dello stadio e delle aree adiacenti. L’iniziativa mira a verificare se esistano proposte migliorative rispetto a quella già avanzata da Inter e Milan l’11 marzo. Il bando resterà aperto fino al 30 aprile 2025, dando la possibilità ad altri soggetti di presentare delle alternative per quanto riguarda la riqualificazione dell'area. In parallelo, sono stati resi pubblici anche la valutazione dell’Agenzia delle Entrate sul valore del complesso e il Documento di fattibilità delle alternative progettuali presentato dai club. Secondo le stime, la sola costruzione del nuovo stadio comporterà un investimento di circa 700 milioni di euro, con un’apertura prevista nel 2031.
L'INDAGINE DELLA PROCURA
Sulla vicenda, però, si è acceso anche l’interesse della magistratura. La Procura di Milano, infatti, ha avviato un’indagine preliminare sulla vendita di San Siro, in seguito a un esposto presentato da Luigi Corbani, promotore del Comitato ‘Sì Meazza’ ed ex vicesindaco della città. L’inchiesta, al momento senza indagati né ipotesi di reato, punta a verificare la correttezza di tutte le procedure e a esaminare l’eventuale danno economico per il Comune. Secondo Corbani, l’area sarebbe ceduta a un prezzo troppo basso, circa 430 euro al metro quadro, inferiore ai valori di monetizzazione fissati dalla giunta comunale nel dicembre 2024, che vanno da un minimo di 615,22 euro a un massimo di 703,11 euro al metro quadro.
LE PAROLE DEL SINDACO DI MILANO
Nonostante l’apertura del fascicolo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ribadito che il processo di vendita andrà avanti e che il bando sarà confermato. Ha inoltre difeso la valutazione di 197 milioni di euro attribuita all’area, sottolineando che è stata effettuata dall’Agenzia delle Entrate, un ente statale autorevole. Sala ha respinto le critiche di chi si oppone all’operazione, accusando il "partito virtuale dei signori del no" di voler condizionare le scelte dell’amministrazione senza una reale rappresentanza politica. Per affrontare le preoccupazioni sollevate dall’inchiesta, il sindaco ha annunciato l’intenzione di organizzare un incontro con la Procura, la Corte dei Conti e l’Agenzia delle Entrate. Nel frattempo, il Comitato ‘Sì Meazza’ ha fatto sapere che presenterà un esposto alla Corte dei Conti nei prossimi giorni, alimentando ulteriormente il dibattito su una delle questioni urbanistiche più rilevanti per il futuro di Milano.