29 marzo 2022, ore 23:19
In conferenza stampa il commissario tecnico Roberto Mancini aveva "chiesto scusa" agli italiani per la mancata qualificazioni ai Mondiali
Una vittoria che alcuni direbbero non serva a nulla, ma non è così. È il primo passo, il nuovo inizio della nuova Nazionale, la conferma che quella contro la Macedonia del nord non era la vera Italia. Era un'eccezione, un ricordo che ancora fa male ma che dimenticheremo presto. O meglio: che ricorderemo solo quando ci racconteremo cosa siamo stati e cosa non siamo più. Non lo siamo più già questa sera a Konya, in Turchia, dove la squadra di Roberto Mancini ha superato i padroni di casa per 3-2, rimontando lo svantaggio iniziale di una rete a zero. "I ragazzi hanno fatto bene, sono stati bravi, è stato bello vedere la reazione: sono cresciuti, è la prima volta che giocavano insieme, sono giovani, serve tempo". Commenta così Roberto Mancini il risultato di questa sera. "Non era semplice, nonostante la gara non valesse molto. Rimpianti? Quelli ci saranno fino a dicembre".
Il match
Al fischio d'inizio la testa è ancora a Palermo contro la Macedonia, ma basta il vantaggio iniziale della Turchia per risvegliare una squadra rivoluzionata rispetto a una settimana fa. Gli azzurri sono sul 4-3-3 con Gigio Donnarumma in porta, l'unico rimasto dalla partita precedente. Poi De Sciglio, Acerbi, Chiellini e Biraghi in difesa, Pessina, Cristante e Tonali a centrocampo con Zaniolo, Scamacca e Raspadori in avanti. I padroni si casa si portano avanti al quarto minuto grazie a Under, per poi essere rimontati al trentacinquesimo con la rete di Cristante. Al trentanovesimo Raspadori porta gli azzurri a chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio, per poi allungarsi nella ripresa con il 3-1, ancora con Cristante. All'ottantatreesimo Dursun accorcia le distanze ma non basta. L'Italia vince 3-2.