11 novembre 2018, ore 16:05 , agg. alle 16:39
Nel frattempo Gasperini commenta: "La difesa partecipa, l'attacco accelera"
"Nell'ultimo periodo abbiamo fatto molte cose bene anche a livello individuale, oggi un po' meno. L'Atalanta è andata più forte: nell'impatto alla gara non siamo stati pronti". Luciano Spalletti ha il volto della rassegnazione nel descrivere la disfatta dell'Inter a Bergamo per 4 a 1: "Male all'inizio, nel secondo tempo invece l'abbiamo ripresa ma non siamo riusciti a mantenere il vantaggio del poter contare sulle nostre caratteristiche - spiega -. Gli avversari han mantenuto un livello costante anche nel ripartire. Su un campo del genere devi andarci con un assetto ben preciso e conservarlo". La contestazione ai suoi è di non essere stati all'altezza di un avversario aggressivo: "Se riesci a chiuderli col palleggio costringendoli ad ammucchiare 5 difensori li puoi schiacciare ma se quando avanzano liberano il quinto, il tuo terzo attaccante e il quarto difensore devono rientrare", prosegue Spalletti. Che evidenzia la pecca principale: "E' l'incostanza sul lungo periodo, dobbiamo lavorarci sopra perché oggi lo standard si è abbassato".
Sul fronte dei vincitori, Gian Piero Gasperini può gongolare: "Abbiamo fatto una gran partita, le occasioni da gol sono state tante sulle ali di una prestazione con grande slancio e coraggio", esordisce l'allenatore dei bergamaschi: "Abbiamo vinto con le armi del nostro avversario, l'intensità, il gioco e la qualità. Adesso sappiamo quanto possiamo essere competitivi contro una big, poche settimane fa invece si trattava solo di risollevarci in classifica. Ma siccome è corta non ci poniamo obiettivi". Gasperini ha tremato soltanto dopo 2 minuti del secondo tempo: "Sul rigore contro mi aspettavo il peggio, perché se non chiudi le partite un episodio può essere fatale".