Caldo, siccità, incendi: il Paese brucia, insieme al portafoglio degli italiani
Caldo, siccità, incendi: il Paese brucia, insieme al portafoglio degli italiani
27 giugno 2022, ore 13:00 , agg. alle 13:47
Incendi sei volte più frequenti rispetto al 2020, con più di novemila ettari già andati a fuoco. L’estate 2022 si annuncia la più bollente di sempre
Fumo, fiamme alte, terra annerita: uno scenario a cui ci siamo drammaticamente abituati nelle estati italiane, sempre più calde. Ma mai come quest’anno, segnato da una siccità come non si registrava da anni e che sta devastando campi e colture costringendo al razionamento dell'acqua. Incendi che, nel 2022, sono sei volte più frequenti rispetto al 2020 e che hanno già bruciato, in soli sei mesi, più di novemila ettari. Intanto il caldo da record non si placa e le regioni lanciano i primi allarmi.
INCENDI SEI VOLTE PIU FREQUENTI RISPETTO AL 2020
A fotografare con i numeri quella che è una vera e propria emergenza è il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, secondo cui gli incendi nel 2022 sono oltre sei volte in più rispetto al 2020: “Dal 15 di giugno a ieri ci sono state quasi 199 schede di intervento contro le 80 del 2021 e le 30 del 2020. Siamo molto preoccupati", ha dichiarato. Dati destinati a crescere, considerando che l’estate è iniziata ufficialmente solo da una settimana. Intanto, con un caldo che non si placa, arrivano i primi allarmi: è il caso della Sicilia, dove la Protezione Civile ha diffuso un’allerta rossa per rischio incendi e ondate di calore valido per 24 ore. Nel palermitano, infatti, la terra brucia da quasi settantadue ore e in provincia di Messina è stato chiuso anche un tratto della strada statale 116. Situazione particolarmente calda anche in Puglia, dove solo stamattina i vigili del fuoco sono riusciti a domare, dopo quaranta ore di lavoro e impiegando trenta uomini, un maxi incendio divampato a nord di Bari che ha distrutto trecento ettari di campagne. Situazioni eccezionali ma ad oggi sempre più frequenti.
IN SEI MESI BRUCIATI PIU DI NOVEMILA ETTARI
Sono più di novemila gli ettari di terra andati in fumo solo negli ultimi 6 mesi, nel 2022 più che raddoppiati rispetto alla media storica. È quanto emerge dalle elaborazioni di Coldiretti sui dati di Effis (European Forest Fire Information System), che segnalano un moltiplicarsi di roghi in lungo e in largo nel nostro Paese, dalla Puglia alla Toscana, dal Lazio all’Emilia, oltre alle regioni del Sud. Una tendenza in crescita in tutto il mondo, con cui bisogna fare i conti: secondo l’Onu infatti, gli incendi intensi arriveranno al 14% entro il 2030 e al 50% entro la fine del secolo. Anche se l’Italia vede una tendenza al surriscaldamento particolarmente preoccupante perché accompagnata da eventi estremi e sfasamenti stagionali “che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta”, come spiega Coldiretti.
SOLDI IN FUMO
A bruciare non è solo la campagna, quindi, ma anche i soldi degli italiani. Gli incendi infatti si abbattono su zone già martoriate dalla siccità e dalla mancanza di precipitazioni, che si traducono in mancate produzioni agricole, che mettono in crisi intere eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy e portano alle stelle i costi nel carrello dei consumatori. Ma non solo. Si stima che ogni rogo costi agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro, tra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica della zona, a quelle a lungo termine per la ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici. A ricordarlo, è ancora Coldiretti.
INTANTO IL CALDO NON SMETTE DI PICCHIARE
Intanto Caronte non smette di preoccupare. L’anticiclone africano continua ad abbracciare l’Italia, con la settimana in arrivo che si annuncia caldissima. Temperature che, secondo gli esperti, supereranno facilmente i quaranta gradi in molte città. Previsti solo per domani fenomeni temporaleschi nelle regioni settentrionali delle Alpi e nelle zone pianeggianti del Nordovest. Temporali isolati che porteranno poi i termometri, ancora una volta, ben al di sopra delle medie stagionali.