15 marzo 2023, ore 18:00 , agg. alle 10:39
L'obiettivo della nuova realtà è diventare, in 5 anni, il primo gruppo mondiale del settore infrastrutturale, investendo in innovazione, sostenibilità e qualità dei servizi al passeggero
Un nuovo viaggio, non un semplice vestito nuovo su un corpo vecchio, ma un progetto che conclude un anno di lavoro e che ha testa e cuore italiani ma un orizzonte internazionale. Con queste parole Alessandro Benetton ha definito il progetto industriale che nasce sulle ceneri di Atlantia. Si chiama Mundys ed è stata presentata oggi a Milano alla presenza dei vertici delle principali società controllate: Abertis, Telepass, Aeroporti di Roma, Aeroports de la Cote d’Azur, Grupo Costanera, Elizabeth River Crossing e Yunex Traffico.
UN NUOVO CAPITOLO
La holding della famiglia Benetton, dunque, cambia nome ma non solo. “È l’avvio di un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale, che vogliamo scrivere con i nuovi partner di Blackstone e le nuove professionalità che si sono unite al gruppo, apportando valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile”, dice il vice presidente di Mundys. “L’idea non è rinnegare le proprie origini, ma sancire una nuova forma di identità”, ha aggiunto Benetton. Il tutto con un nuovo assetto azionario, un nuovo management e nuove linee guida di sviluppo che passano appunto per l’innovazione, e la sostenibilità.
LEADER MONDIALE NEL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE
L’obiettivo strategico di Mundys è ambizioso: diventare il primo gruppo mondiale del settore infrastrutturale. I numeri della holding sono impressionanti: 24 Paesi coinvolti, 600 grandi città, 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti ogni anno sulle reti autostradali gestite, 60 milioni di viaggiatori negli aeroporti italiani e francesi, 7 milioni di utenti dei servizi di mobilità telepass e 23 milioni di dipendenti, 6000 solo in Italia. “Oggi un viaggiatore può partire dall'aeroporto di Fiumicino, atterrare a Nizza, viaggiare in auto da Parigi verso il nord della Francia, dirigersi verso il Regno Unito attraversando il tunnel sotto La Manica, guidare per le strade di Londra, ritornare e pagare il parcheggio con Telepass. Durante il suo viaggio, troverà un'infrastruttura o un servizio di Mundys al suo fianco” ha sottolineato Giampiero Massolo, presidente della nuova realtà industriale. Parafrasando la celebre affermazione di Humphrey Bogart nel film “L’ultima minaccia” del 1952, verrebbe da dire: “ È la mobilità integrata, Bellezza”.