30 gennaio 2021, ore 18:00
agg. 01 febbraio 2021, ore 12:12
La donna di 46 anni, affetta da sclerosi multipla, ha ricevuto 45 grammi per la terapia del dolore
Per la prima volta in Sicilia, in applicazione di un decreto firmato un anno fa dall'assessore alla Salute Ruggero Razza, un ospedale pubblico, dopo avere ricevuto il preparato da una farmacia convenzionata, ha consegnato gratuitamente a una paziente affetta da sclerosi multipla alcune dosi di marijuana per uso terapeutico. La consegna è avvenuta presso il Centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina. Loredana Gullotta di 46 anni, ha raccontato di avere ricevuto 45 grammi, suddivisi in 30 scatolini. La donna, a cui la malattia è stata diagnosticata nel 2004, da tre anni utilizza la cannabis per la terapia del dolore. A causa dei costi troppo elevati la paziente ha ammesso di essersi rivolta al mercato nero.
Parla la prima donna siciliana a cui è stata consegnata marijuana in un ospedale pubblico
"In base al mio piano terapeutico e alla prescrizione medica dovevo avere 90 grammi, per cui i 45 che mi sono stati dati non sono sufficienti, ma è un piccolo passo in avanti rispetto al calvario che ho attraversato prima di raggiungere questo risultato. La prima volta che l’ho acquistata ho speso 53 euro per poco più di un grammo, per questo poi mi sono rivolta al mercato nero, con 50 euro prendevo dieci grammi. Certo il mercato illegale non è sicuro, ma cosa dovevo fare? Nelle farmacie la marijuana arrivava dopo mesi e costava troppo. Durante un ricovero a Messina, nel 2019 i miei familiari mi portavano in ospedale 20 grammi a settimana e io fumavo negli spazi esterni. Gli stessi fisioterapisti mi dicevano che apprezzavano i risultati perché avevano più possibilità di manovra sul mio fisico". Queste le dichiarazioni della prima donna a cui è stata data marijuana a scopo terapeutico, da una struttura pubblica.
Tante associazioni da anni si battono per l’uso della cannabis a scopo terapeutico
La protagonista di questa vicenda è seguita, nel percorso della sua malattia, da tante associazioni, tra cui la BisTer di Catania, guidata dall'ingegnere Giuseppe Brancatelli, che da anni si batte per l'uso terapeutico della cannabis in Sicilia, e tra gli animatori di un gruppo che ha lavorato molto sui pregiudizi verso la cannabis, soprattutto all'interno del sistema sanitario.