Cannes 2024: Coppola divide, Lanthimos delude. Sette minuti di applausi per Kevin Costner
Cannes 2024: Coppola divide, Lanthimos delude. Sette minuti di applausi per Kevin Costner
21 maggio 2024, ore 08:00
Pubblico e critica in delirio per Emilia Perez di Jacques Audiard che sembra ipotecare la vittoria della Palma d'oro
Mentre si cerca il capolavoro e si fanno speculazioni su chi sarà la Palma d’oro 2024, si apre la seconda settimana in quel del Festival di Cannes.
In Italia cresce l’attesa per il nuovo film di Sorrentino, Parthenope, che arriverà sugli schermi della Croisette mercoledì 22 maggio. Ma prima di guardare avanti e vedere cosa prevede il menù delle prossime giornate, facciamo un passo indietro e cerchiamo di riannodare i fili del discorso, ricapitolando cosa è successo fino a qui.
MEGALOPOLIS, SOGNO O FOLLIA?
Coppola ha letteralmente spaccato in due Cannes. Guelfi e Ghibellini, Montecchi e Capuleti o se preferite, Inter e Milan. Da una parte i detrattori che hanno urlato al sacrilegio davanti a “Megalopolis”, disegnandolo come il delirio visivo e psicotico di un uomo che ha perso il lume della ragione, confezionando un perfetto pastrocchio. Ma tra le fila dei cinefili più accaniti c’è anche chi ha sguainato le spade per difendere uno degli ultimi grandi maestri della storia del cinema, parlando di un’opera sperimentale e mozzafiato, che non riesce ad essere contenuta all’interno dello schermo e che cerca prepotentemente di rifondare il linguaggio cinematografico. Insomma, era da tanto tempo che non si vedeva un duello così aspro e serrato attorno ad una pellicola. “Megalopolis”, che corre per vincere la Palma d’oro, è stato totalmente autofinanziato da Francis Ford Coppola, pagando di tasca sua ben 120 milioni di dollari e soprattutto, ha visto una gestazione creativa di 40 anni. Come si comporterà la giuria capitanata da Greta Gerwig, dove al suo interno figura tra gli altri anche il nostro Pierfrancesco Favino? Davanti ad una pellicola così o gli dai tutto (e quindi il premio più ambito) o non gli dai nulla. Non ci possono essere mezze misure o premi di consolazione. Peraltro vale la pena ricordare che se Coppola dovesse effettivamente vincere la Palma d’oro, sarebbe l’unico regista nella storia della kermesse francese a vincerne ben tre. La prima nel 1974 per “La conversazione” e l’altra nel 79 per Apocalypse Now.
KINDS OF KINDNESS NON È POVERE CREATURE
Anche Lanthimos non sembra aver convinto fino in fondo. Ma d'altronde c’era anche un po' da aspettarselo. Dopo il trionfo a Venezia e agli Oscar del suo “Poor Things” era innegabile che “Kinds of Kindness” sarebbe potuto essere una spanna sotto. È raro che un fulmine colpisca due volte nello stesso punto. La nuova pellicola che uscirà nelle sale il prossimo 6 giugno, vede nuovamente coinvolti gli attori Emma Stone (che con Povere Creature si è anche aggiudicata il premio Oscar come miglior attrice) e Willam Dafoe. La trama ruota intorno a tre storie: un uomo che cerca di prendere il controllo della propria vita, un poliziotto la cui moglie sembra un'altra persona e una donna che cerca una persona con una capacità speciale. Sembra proprio che dopo la parentesi eccezionale di Poor Things, con questo suo nuovo lavoro Lanthimos sia tornato a fare Lanthimos, ossia è tornato a quello che era il suo cinema che lo ha contraddistinto nei primi anni della sua carriera
EMILIA PEREZ CONQUISTA CANNES
Ma ecco che senza far troppo rumore, Jacques Audiard mette la freccia e sorpassa tutti. Il nuovo film del regista francese già Palma d'oro a Cannes nel 2015 con “Dheepan”, sembra aver letteralmente spiazzato pubblico e critica. Il film si intitola “Emilia Perez” ed è la storia di un'avvocatessa che aiuta un narcotrafficante a cambiare sesso e diventare una donna trans. Il cast vanta nomi come Zoe Saldaña, Selena Gomez e la rivelazione Karla Sofía Gascón. Leggendo le varie recensioni che ci arrivano dalla Croisette sembra davvero uno dei film più belli in concorso al Festival di Cannes 2024. Potrebbe portare a casa qualcosa? Anche se Audiard ha già vinto recentemente il riconoscimento più prestigioso potrebbe anche bissare. D’altronde già Ruben Östlund si aggiudicò due Palme a distanza di pochi anni l’una dall’altra (“The Square” nel 2017 e “Triangle of sadness” nel 2022) quindi non è così difficile che non ricapiti anche per il cineasta francese.
OH, SCHRADER!
Altra grande sorpresa di Cannes 2024 sembra essere “Oh, Canada” il nuovo film di Paul Schrader. Per chi non lo sapesse, è l’uomo che ha scritto il capolavoro di Martin Scorsese “Taxi Driver”. In questa sua ultima fatica visiva, mette in scena la storia del famoso documentarista Leonard Fife (Richard Gere), un americano di sinistra che da giovane si rifugiò in Canada (Jacob Elordi) per evitare la chiamata alle armi nella guerra del Vietnam. Rispetto a “Emilia Perez”, il consenso non sembra essere proprio unanime, intorno a Schrader, ma sicuramente ha attirato non pochi critici dalla sua. Tra i tanti c’è anche Gabriele Niola che su Badtaste.it scrive “è esattamente il tipo di film con il quale vuoi stare in una sala, non perché richieda in uno schermo grande, ma perché desideri che per 90 minuti ci sia solo questo da guardare, e ci sia solo questo da ascoltare.”
COSTNER BALLA DI NUOVO CON I LUPI E SI BECCA L’OVAZIONE
Kevin Costner ritorna al genere western con "Horizon: An American Saga". Lui che ha sempre camminato sulla linea di frontiera torna alla Kermesse con un film, diretto, scritto, prodotto e interpretato da lui. Racconta la storia di Hayes Ellison, un uomo che cerca la pace in un mondo pericoloso, ma è pronto ad agire se provocato. La trama si svolge nel periodo prima e dopo la Guerra Civile americana, mostrando l'espansione verso ovest e gli scontri tra coloni e nativi americani. 34 anni dopo, Costner torna a ballare coi Lupi, quella pellicola che nel 1990 lo consacrò nell’olimpo dei registi Western. Questa volta però tra le inquadrature di questo nuovo film sembra esserci tutta la sua anima. Come se tutta la sua carriera fosse stata una grande prova generale per arrivare fino a qui, sul tappeto rosso di Cannes con il suo “Horizon: An American Saga”. Un'opera fiume e mastodontica che sarà divisa in due parti e che, se dovesse trovare consensi oltre che soldi, potrebbe anche continuare con altri episodi per il grande schermo. Intanto si è beccato una bella standing ovation di ben 7 minuto. La prima parte di Horizon uscirà il prossimo 4 Luglio.