Caos a Cinque Stelle, il tribunale di Napoli sospende il nuovo statuto e l'elezione di Conte come presidente
Caos a Cinque Stelle, il tribunale di Napoli sospende il nuovo statuto e l'elezione di Conte come presidente
07 febbraio 2022, ore 19:00
Alcuni attivisti avevano presentato ricorso, il tribunale di Napoli ha sospeso il nuovo statuto e la scelta di Giuseppe Conte come presidente del MoVimento 5 Stelle; l'ex premier ora studia le contromosse
MOVIMENTO TURBOLENTO
Che non sia un momento semplice per il MoVimento 5 Stelle, si era capito. La netta affermazione elettorale di quattro anni fa sembra perdersi nella nebbia dei ricordi. Ora i consensi sono in netto calo, almeno a leggere i sondaggi. L’elezione del presidente della Repubblica ha poi reso evidente la spaccatura all’interno del movimento ( o forse ormai sarebbe meglio dire partito?); si sono creati due fronti, con Giuseppe Conte da una parte e Luigi Di Maio dall’altra. In mezzo i mediatori. Ora, a rendere ancora più tesa la situazione, è arrivata la decisione del Tribunale di Napoli, che ha sospeso l’elezione di Conte a presidente e la modifica dello statuto.
RICORSO DI ALCUNI ATTIVISTI
E’ stato preso in considerazione un ricorso presentato da alcuni attivisti. In attesa di una sentenza, tutto è stato congelato. Né Giuseppe Conte né tantomeno il vecchio capo politico, a lungo reggente, Vito Crimi. L'ordinanza del Tribunale di Napoli che ha sospeso il nuovo statuto del M5S e la nomina di Giuseppe Conte a presidente mette fuori gioco i vecchi e nuovi vertici del Movimento. L'unico che possa sbrogliare la matassa, o quanto meno tentare di fare uscire il M5S dall'angolo in cui si trova, è Beppe Grillo. Che potrebbe indire le votazioni del comitato direttivo. Che poi sceglierebbe i nuovi membri del comitato di garanzia e i probiviri. L'ordinanza del Tribunale di Napoli con cui sono stati sospesi il nuovo statuto del M5S e la nomina di Giuseppe Conte a presidente sembra riabilitare anche il voto su Rousseau, la piattaforma on line creata da Davide Casaleggio. In un passaggio della pronuncia, c'è infatti scritto nero su bianco che l'impossibilità di trattare i dati in possesso della vecchia piattaforma del M5S, sollevata dagli attuali vertici pentastellati in sede processuale, non è da considerarsi un motivo tecnico valido per fermare le richieste dei ricorrenti. Sono 81.839 gli iscritti al M5S che, secondo il Tribunale di Napoli, sono stati illegittimamente esclusi dalle votazioni del 3 agosto scorso sul nuovo statuto del Movimento, un 'cavillo' legale che oggi ha generato un terremoto.
LE REAZIONI
Esulta l’avvocato Lorenzo Borrè, il legale che ha sostenuto la causa degli attivisti che hanno presentato ricorso: “Inutile negare la nostra soddisfazione. Giuseppe Conte, la scorsa estate, dedicó solo due parole alle domande che gli venivano rivolte sul nostro ricorso, disse ‘Facciano pure’. Bene, abbiamo fatto.” Uno dei tre ricorrenti, Steven Hurtchinson, ha commentato: “E' stata ripristinata la democrazia all'interno del Movimento 5 Stelle. I veri sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio che hanno tutti pari responsabilità politiche". Giuseppe Conte, appresa la notizia, ha incontrato Vito Crimi e un notaio, per studiare le contromosse. Il legale dell’ex premier ha affermato: “ Siamo certi che il ricorso alla fine verrà respinto”.