#CarbonaraDay: Oggi si celebra la festa del piatto romano per eccellenza, definito dall’attore e regista Carlo Verdone un vero e proprio antidepressivo!
06 aprile 2022, ore 08:00
Pasta, uova, guanciale, pecorino e pepe. Questi gli ingredienti fondamentali della carbonara, una ricetta perfetta per creare felicità e buonumore
Oggi, 6 Aprile, si celebra il Carbonara Day, festa dedicata a uno dei primi piatti tipici di Roma e del Lazio che, negli anni è diventato un vero simbolo di italianità all’estero. Pochi ingredienti, semplici ma veramente gustosi che è impossibile non amare. Pasta, uova, guanciale, pecorino e pepe.
CARLO VERDONE AMBASCIATORE DELLA CARBONARA
“Amo la pasta, è il mio piatto preferito, semplice, creativo. E’ un vero antidepressivo, è condivisione, aggregazione e buonumore. Sono fiero di essere il portabandiera di questo piatto. Se organizzate, io vengo di corsa, mangio in silenzio e poi vi faccio ridere. Buon Carbonara Day a tutti”. Queste le parole dell’attore e regista romano Carlo Verdone eletto dai pastai dell’Unione Italiana Food il compagno ideale degli italiani per mangiare un bel piatto di Carbonara! Per l’occasione Verdone si è anche lasciato andare al racconto di un aneddoto simpatico e poetico che vede protagonista proprio la pasta romana per eccellenza: “Quando mi mollò a Londra una mia fidanzata inglese, parliamo degli anni '70, io caddi in una depressione terrificante.” racconta l’attore “Tornai in treno a Roma, ero a pezzi. Trovai i miei veri amici che mi aspettavano alla Stazione Termini, mi abbracciarono e mi dissero: 'A Ca’, annamose a fa 'na magnata de pasta'. Mi portarono in un ristorante ottimo e mi fecero mangiare una carbonara. Alla fine un mio amico mi disse: ' Te manca de più l'inglesina o te manca più sta carbonara che hai magnato?'. E io dissi: 'Sta carbonara, è più bona'. La pasta fa miracoli, anche in amore".
LE LEGGENDE LEGATE ALLA CARBONARA
Esistono molteplici racconti piuttosto leggendari dietro la nascita della Carbonara. Secondo la tradizione che si racconta a Roma, il piatto sarebbe nato durante la seconda guerra mondiale proprio nella capitale: i romani, per cercare di sfamare i soldati americani, decisero di fare un piatto povero ma sostanzioso che ricordasse la tipica colazione americana. Ed ecco da qui la decisione di inserire le uova e la pancetta. Infatti il tanto amato guanciale farebbe la sua comparsa solo nel 1960, nel ricettario di Luigi Carnacina “La grande cucina”. Ma in realtà, esiste anche un’altra versione che vede protagonista Renato Gualandi. Questo giovane cuoco di origine bolognese fu ingaggiato all’incirca nel 1944 per preparare un pranzo in occasione dell’incontro tra l’Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana nella Riccione appena liberata. Lo stesso cuoco racconta: “Gli americani avevano del bacon fantastico, della crema di latte buonissima, del formaggio e della polvere di rosso d’uovo. Misi tutto insieme e servii a cena questa pasta ai generali e agli ufficiali. All’ultimo momento decisi di mettere del pepe nero che sprigionò un ottimo sapore”. Ovviamente il racconto della carbonara inventata a Riccione nel 1944 da un cuoco bolognese può generare qualche malumore, soprattutto nei romani che rivendicano la paternità di questa ricetta diventata negli anni un vero e proprio brand.
GLI APPUNTAMENTI (GOLOSI) PER CELEBRARLA
E’ la chiamata a raccolta di appassionati, amatori e buongustai. Tra i diversi appuntamenti spicca in particolare la maratona social con invito a condividere la ricetta con gli hashtag #CarbonaraDay e #CarbonaraSharing. L'appuntamento è sui canali social WeLovePasta con i pastai di Unione Italiana Food e lo chef Luciano Monosilio a partire dalle ore 12,00 di oggi. Tra gli eventi anche il lancio di una carbonara nello spazio: a lanciare in orbita per la prima volta il piatto di pasta più famoso al mondo sono Al.ta Cucina e Pasta Garofalo "per raccontare - dicono i promotori - a tutto il pianeta Terra e all'Universo come si fa una Carbonara e che non esiste una unica ricetta".