16 novembre 2019, ore 22:00
Il nostro Paese risulta essere il sesto più a rischio povertà in Europa
Dal 2007 ad oggi il numero dei poveri in Italia ha registrato un incremento del 181%. Nelle regioni di sud e isole l'incidenza della povertà assoluta sugli individui raggiunge rispettivamente l'11,1% e il 12,00%, a fronte di valori molto più contenuti registrati nel centro (6,6%) e nel nord (6,8%). È quanto emerge dal report 2019 della Caritas su povertà ed esclusione sociale. Nel corso del 2018 tendono ancora ad aumentare i cosiddetti "working poor", coloro che sono sotto la soglia di povertà pur avendo un lavoro. In particolare cresce la situazione di criticità delle famiglie il cui "capofamiglia" è impiegato come operaio o assimilato. Tra loro risulta povero in termini assoluti il 12,3% del totale. Colpisce e allarma il confronto tra la situazione di queste stesse famiglie tra il 2008 e oggi: tra loro, in soli dieci anni, l'incidenza è aumentata del 624%. In Italia risultano attualmente in uno stato di povertà assoluta un milione e 800mila famiglie (il 7% dei nuclei familiari) per un totale di oltre 5 milioni di individui (l'8,4% della popolazione).
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