22 luglio 2022, ore 10:36
Il leader di Azione è stato ospite questa mattina di RTL 102.5 in “Non Stop News”, con Luigi Santarelli e Barbara Sala
SI È FATTO IL POSSIBILE PER EVITARE CHE LA CRISI FINISSE IN QUESTO MODO?
“Enrico Letta si è tenuto stretto e abbracciato il M5S, la causa della caduta di Draghi, tanto quanto Forza Italia si è tenuta abbracciata la Lega che per altri versi l’ha minato. Credo che sia uno spettacolo indegno dato dalla classe dirigente politica che si somma a quello già visto durante l’elezione del Presidente della Repubblica. Siamo alla fine di un sistema politico, credo”, ha detto Calenda.
È davvero tutta responsabilità del M5S? “No. È una responsabilità che si coglie dal discorso di Draghi esattamente condivisa tra Lega, Forza Italia e M5S", ha detto Calenda. "Populismi di destra e di sinistra che di fronte a cose serie dicono di no. Un esempio: Draghi va in Algeria per prendere il gas che ci serve per l’inverno, tutti i partiti dal PD, la Lega, Fratelli d’Italia, M5S manifestano a Piombino contro il rigassificatore che serve a raccogliere quel gas. Questo è l’esempio plastico della differenza vera che c’è oggi tra serietà nel fare le cose e prese in giro degli elettori”.
IL BILANCIO DI QUESTA LEGISLATURA
“Rivendico il fatto di non aver fatto mai alleanze politiche con populisti di vario genere in questa legislatura. C’è anche la mancanza di spina dorsale del PD e di Forza Italia per portare il Paese su un’agenda seria", ha spiegato Calenda. "Si sono totalmente sottomessi. Ricordo che pochi giorni fa dicevano che c’era solo Conte, nel giro di un’estate cambiarono idea anche sul M5S. Ciò che manca in tutto questo è serietà e coerenza in modo totale e assoluto. Il senso di fare politica è fare qualcosa che al Paese manca. Noi con Azione abbiamo sempre fatto un percorso molto netto e diverso”.
COME CI GUARDA L’ESTERO?
“Pensano che siamo un Paese del tutto inaffidabile dove a ogni elezione votiamo un nuovo candidato che va di moda. Prima il M5S, poi Salvini, adesso andrà di moda la Meloni. A prescindere dal giudizio personale, non hanno mai gestito niente. Il risultato di mettere a gestire un governo a persone che nella vita reale non hanno mai gestito nulla è il disastro. Se noi domani ereditassimo un bar da una zia lontana cercheremmo persone che hanno esperienza di gestione, non qualcuno senza esperienza. Qui noi smettiamo di ragionare in modo razionale e votiamo gente che non ha nessuna esperienza e ci dice che leverà le tasse. Dovremmo cercare di utilizzare lo stesso ragionamento che sentiamo sulle cose nostre, sullo Stato, perché anche quello è nostro”, ha detto Calenda.
IL RISULTATO CHE SI ASPETTA DALLE ELEZIONI?
“Mi aspetto un risultato molto simile a quello che abbiamo fatto a Roma dove, parlando in modo serio, abbiamo preso il 20%. Penso che ci sia uno spazio nel Paese che si è stufato, che non ce la fa più a votare gente che non riesce a governare", ha spiegato Calenda. "Credo che questo sia lo spazio che c’è nel Paese, poi quanto di questo spazio riusciremo a prendere non lo so dire, dipende dai cittadini. Noi possiamo fare solo la politica come gli italiani l’hanno sempre chiesta in teoria, poi sta a loro decidere se votarla o no”.
Se ci fosse una mega coalizione di centro rimarrebbero indipendenti o ci farebbero un pensierino? “Non ci sarà nessuna coalizione di centro. Gli unici che stanno facendo un’operazione distinta dai due poli siamo noi, con più Europa da sempre", ha detto Calenda. "Chi vuole venire a contribuire porte aperte, purché sia una persona per bene e di qualità, ma non ci saranno altre operazioni. Alla fine ci saranno solo tre poli: noi, la sinistra e la destra”.
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Carlo Calenda
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