Carlo Calenda a RTL 102.5: “Normale confrontarsi con Forza Italia, ma a breve solo il 30% degli italiani andrà a votare”
Carlo Calenda a RTL 102.5: “Normale confrontarsi con Forza Italia, ma a breve solo il 30% degli italiani andrà a votare”
12 marzo 2024, ore 09:30
agg. 25 marzo 2024, ore 09:32
Il leader di Azione, Carlo Calenda, è stato ospite su RTL 102.5 in compagnia di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per un punto sulle ultime notizie di politica e attualità
ELEZIONI REGIONALI
«Per quanto mi riguarda in Abruzzo abbiamo ottenuto il 4% dei voti, non eravamo presenti e abbiamo eletto un consigliere regionale. Trovo normale confrontarsi con Forza Italia e appoggiare il candidato che reputiamo più preparato, come è stato il caso di D'Amico in Abruzzo, ma ad esempio in Calabria appoggiamo Roberto Occhiuto di Forza Italia. Tutto questo dibattito sull'Abruzzo è solo un enorme spreco di tempo, così come quello sulla Sardegna. In Abruzzo ha votato solo la metà degli elettori, dove il sistema di voto è organizzato e gestito come nel resto del centro-sud: vince chi ha le liste più forti. Ne ho piene le balle del campo largo. Sarò in Basilicata questo weekend, conosciamo il candidato della destra ma non della sinistra, e le valutazioni le facciamo solo su quello», dichiara Carlo Calenda.
«Sono stanco di questo gioco politico che va avanti da 30 anni, motivo per cui mi sono avvicinato alla politica. Penso che sia positivo il risultato ottenuto da PD e Forza Italia, ma credo che alla fine l'Italia debba essere governata da una larga coalizione anziché da un sistema bipolare che non funziona. Sono uscito dal Partito Democratico per evitare di stare con il Movimento 5 Stelle e propongo cose concrete per chi vota, come abbiamo cercato di fare nel settore sanitario. La nostra non è un’opposizione pregiudiziale. Il sistema elettorale è strutturato in questo modo, ma quando la metà dei cittadini non va a votare c'è un problema. Tutta questa discussione non importa a nessuno, a breve solo il 30% degli italiani andrà a votare, è questo il problema. L'alleanza con Renzi è stata un errore, poiché se non si condivide il modo di fare politica, non funziona», continua il leader di Azione.
DOSSIERAGGIO
«La questione del dossieraggio è una bolla di sapone che svanirà nel nulla. Non abbiamo prove concrete, oltre al fatto che un signore che si occupava delle Sos le abbia date a dei giornali, il che è grave e va indagato. In Italia inventiamo argomenti di distrazione di massa come la Spectre, ma sarebbe meglio se esistesse, perché esiste nei Paesi seri. Invece abbiamo solo un funzionario infedele che non svolge il proprio lavoro. Ne parleremo per un mese e mezzo, poi arriverà Chiara Ferragni che dirà che non le piacciono i topolini, mentre nel frattempo abbiamo il sistema scolastico più carente dell'Europa avanzata», spiega Calenda.
PACE FISCALE
«La pace fiscale? Abbiamo solo 100 miliardi di evasione fiscale».
ELEZIONI EUROPEE
«Non mi piace che i leader si candidino, ma ho l'impressione che, a parte Salvini, tutti lo faranno. Avevo proposto un patto tra leader mesi fa sul non candidarsi, ma sembra che non sia stato accolto», conclude Calenda.