02 gennaio 2023, ore 16:00
Sale il costo dei carburanti. Allarme di Assoutenti per i rincari che colpiranno il settore dei trasporti
Portafogli sempre più vuoti, le previsioni per quest’anno non lasciano presagire nulla di buono. Secondo il Codacons nel 2023 gli italiani rischiano di andare incontro a vera e propria stangata che ammonterà a circa 2.435 euro a famiglia. Il motivo va ricercato nei rincari di prezzi e tariffe. Attenzione, questa cifra non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas, che dipenderanno sia dall’andamento del mercato di riferimento sia dalle misure che verranno prese a livello politico. Secondo il Codacons i listini dei prodotti alimentari rimarranno su livelli elevati e subiranno un’impennata tante voci di spesa, dalle assicurazioni ai servizi telefonici. Anche le rate dei mutui sono destinate a subire nuovi rialzi. Chi ne ha acceso uno a tasso variabile deve mettere in conto una maggiore spesa per le rate pari a 1.260 euro. Ad aggravare la stangata i rincari dei pedaggi e dei carburanti.
Impennata dei prezzi dei carburanti
Il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Staffetta quotidiana spiega che è effetto del rialzo dei listini di fine 2022 e dell'aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022. La benzina self service sale in media a 1,732 euro per litro, diesel a 1,794, Gpl a 0,780.
Allarme di Assoutenti, cresce il costo dei biglietti dei mezzi pubblici
A Napoli il biglietto del bus è già salito da 1 euro a 1,20 euro. A Milano il biglietto costa 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Parma il costo del biglietto per una corsa semplice passa da 1,50 euro a 1,60 euro, a Ferrara da 1,30 a 1,50 euro. A Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice costerà 1 euro, vale a dire dieci centesimi in più. A Roma da agosto il prezzo del biglietto crescerà del 33%, passando da 1 euro e mezzo a 2 euro. "Sui trasporti gli italiani andranno incontro ad una vera e propria stangata nel corso del 2023. La cosa peggiore è che si tratta di rincari del tutto ingiusti, con i consumatori chiamati a pagare il conto della crisi economica in atto. La scelta del Governo Meloni di non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrrano rincari a cascata per beni e servizi in tutti i settori", ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.