03 marzo 2022, ore 15:53 , agg. alle 16:31
La benzina supera quota due euro al litro, ma gli aumenti non risparmiano gasolio e Gpl
Le quotazioni dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo hanno chiuso ancora in forte salita. La situazione critica dovuta alla guerra e alla crisi post lockdown ha portato pesanti aumenti del prezzo dei carburanti. Così come se ne stanno accorgendo gli automobilisti, che per fare un pieno di benzina devono pagare sempre di più, anche le aziende stanno ricevendo rincari importanti dei loro costi, a scapito dei consumatori finali. Una situazione critica che potrebbe affossare i consumi, impoverire le famiglie e bloccare l’economia nazionale e che ha portato l’Unione Nazionale Consumatori a intervenire per chiedere al governo di proclamare lo stato di emergenza prezzi. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi afferma che il governo deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio, in modo da contenere anche gli effetti sui prezzi dei beni trasportati.
Le cifre
Quanto alla tariffa per il servito, il prezzo medio della benzina tocca quota 2,024 euro al litro, con una oscillazione che parte da 1,965 a 2,111 euro al litro. La media del diesel servito aumenta a 1,904 euro al litro, con i punti vendita delle compagnie aventi prezzi medi tra 1,844 e 1,974 euro al litro. Crescono anche i prezzi del Gpl, tra 0,828 a 0,857 euro al litro. Corre anche il gas: ad Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, il gas naturale si muove attorno ai 180 euro al megawattora, in crescita dell’8% rispetto alla chiusura dello scorso mercoledì.
Sardegna, isolani penalizzati
Corrono al rialzo anche in Sardegna i prezzi della benzina e del gasolio, che risultano più elevati rispetto al resto d’Italia. I cittadini sardi risultano doppiamente penalizzati: da un lato pagano di più i rifornimenti di carburante, dall’altro subiscono sensibili aumenti dei prezzi al dettaglio dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della merce venduta in Italia. A denunciarlo è Adiconsum, su dati ufficiali forniti dal Ministero dello sviluppo economico. L'agenzia riferisce che per un litro di verde si arriva a spendere fino a 2,229 euro. In base alle rilevazioni sul territorio sardo presso un distributore posto a La Maddalena, un litro di benzina in modalità “servito” ha raggiunto 2,229 euro, mentre il gasolio nello stesso impianto è venduto a 2,129 euro al litro. Non va meglio a Tortolì, dove benzina e gasolio toccano quota 2,129 e 2,079 euro al litro.