Caso Caruana, l’imprenditore Fenech incriminato, organizzò l’omicidio della giornalista
30 novembre 2019, ore 21:14
Tre i capi d’accusa per il re dei casinò, il premier Muscat verso le dimissioni
E' scattata l'ora della resa dei conti, a Malta. Mentre il premier Joseph Muscat dovrebbe lasciare, al più tardi il 18 gennaio, per l'imprenditore Yorgen Fenech è arrivata l'incriminazione formale per l'omicidio di Daphne Caruana Galizia. Per gli inquirenti è il 37enne proprietario di diversi casinò, alberghi di lusso, porti privati, condomini esclusivi, è il mandante dell’uccisione della giornalista. Dafne Caruana Galizia fu uccisa con un autobomba il 16 ottobre 2017. Al termine di un'udienza lampo nei suoi confronti sono scattati tre capi di imputazione: organizzò, finanziò e si rese complice dell'omicidio. Yorgen Fenech, (su cui gravano anche sospetti di collegamenti con mafie italiane, con gli investigatori che hanno fatto sapere di seguire con la collaborazione dell'Interpol le tracce dei fornitori italiani della bomba) si è dichiarato durante l'udienza “non colpevole”. L'imprenditore subito dopo il fermo, e dopo aver tentato di fuggire da Malta con il suo yacht, ha puntato il dito contro Keith Schembri, sostenendo che è stato l'ex braccio destro del premier Muscat l'ideatore dell'omicidio.