Caso Cospito: l’anarchico continua lo sciopero della fame, per il ministro della Giustizia deve restare al 41 bis

Caso Cospito:  l’anarchico continua lo sciopero della fame, per il ministro della Giustizia deve restare al 41 bis

Caso Cospito: l’anarchico continua lo sciopero della fame, per il ministro della Giustizia deve restare al 41 bis


Il pluricondannato con l’aggravante del terrorismo è stato visitato nel carcere milanese di Opera. Non mangia, ha chiesto solo dello zuccherro

Continuo lo sciopero della fame. E’ quanto ha ribadito Alfredo Cospito al medico che ieri lo ha visitato nel carcere milanese di Opera, dopo il trasferimento dal penitenziario di massima sicurezza di Sassari. L’unica cosa che ha chiesto è di poter avere dello zucchero. Cospito da oltre 100 giorni rifiuta il cibo, per protestare contro il regime del 41 bis al quale è sottoposto. I  suoi parametri vitali sarebbero in ordine, in base a quanto si è appreso,  e non necessita di un trasferimento in un ospedale esterno. Lo sciopero della fame non può incidere sul 41 bis, ha sottolineato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso di una conferenza stampa sul caso Cospito. L'ondata di gesti vandalici, ha aggiunto Nordio, prova che il legame tra il detenuto e i suoi compagni rimane e tenderebbe a giustificare il mantenimento del 41 bis che in questo momento storico è indispensabile. Il rischio di ricompattamento di frange diverse dagli anarchici sicuramente c'è, ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Il trattamento del 41 bis non lede la salute del cittadino detenuto, nessuno ha mai voluto mettere a repentaglio la salute di alcun detenuto. Così si è espresso il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi ed Antonio Tajani terranno una informativa urgente nell'Aula della Camera giovedì sul caso Cospito. Lo si apprende dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.


Cospito, primo anarchico a finire al 41 bis

Nato a Pescara nel 1967, Alfredo Cospito è considerato uno dei leader della Fai, la Federazione anarchica informale, movimento composto da vari gruppi dediti all'intimidazione armata rivoluzionaria e ritenuto dagli inquirenti un’ associazione per delinquere con finalità di terrorismo.  Cospito è in carcere già da 10 anni per la gambizzazione, nel 2012, dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Mentre era dietro le sbarre Cospito è stato accusato anche dell'attentato del 2006 contro la Scuola carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo che non causò né morti né feriti. Per quell'atto è stato condannato dalla corte d'appello a 20 anni di reclusione con l'accusa di strage.. La Cassazione, invece, ha ritenuto si trattasse di strage contro la sicurezza dello Stato, un reato che prevede la pena dell'ergastolo ostativo. Cospito è il primo anarchico a finire al 41-bis, misura disposta lo scorso maggio per quattro anni. Da tre mesi è in sciopero della fame.



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