Caso di malaria autocrona a Verona, gli esperti: "È un guaio, il vaccino non è utilizzabile in Italia"

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Caso di malaria autocrona a Verona, gli esperti: "   Photo Credit: Pexels


08 novembre 2024, ore 10:00

È stato diagnosticato in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica

La Direzione prevenzione della Regione Veneto ha reso noto che nell'Azienda ospedaliera di Verona è stato diagnosticato un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica.

Che cos'è la malaria e come si trasmette

La malaria si trasmette all'uomo solo attraverso la puntura di zanzare infette da un parassita (Plasmodium), un tipo zanzara che non dovrebbe essere presente, in quanto la malaria in Italia è stata ufficialmente eradicata negli anni '70. La Regione, l'Ulss 9 Scaligera e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie hanno attivato le misure di sorveglianza previste, ossia l'approfondimento dell'indagine epidemiologica sul caso, un'indagine sul campo con la cattura e l'analisi dei vettori locali, le misure di sorveglianza sanitaria rivolte agli altri soggetti nei luoghi di possibile esposizione e la disinfestazione preventiva dell'area in base agli esiti dei controlli.

Malaria in Italia: la preoccupazione degli esperti

Il caso autoctono di malaria segnalato in Veneto, sul quale sono in corso approfondimenti, produce preoccupazione tra gli esperti. Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, interpellato dall'Adnkronos, spiega che "se viene confermato che è un caso realmente autoctono" allora potrebbe "cambiare completamente il paradigma futuro delle malattie infettive" e "pone un tema delicato: in qualche modo ci permette di dire che la globalizzazione del mondo è avvenuta purtroppo anche per quanto riguarda le malattie infettive". Bassetti osserva che il caso autoctono di malaria vorrebbe dire che "l'Italia è diventata potenzialmente un Paese dove la zanzara anofele può sopravvivere, si può riprodurre e trasmettere la malaria. È la globalizzazione del clima la cosa più grave". Secondo l'infettivologo, "forse è il caso di sospettare questo tipo di infezioni non solo in chi ha viaggiato in Africa o in altri Paesi dove la malaria o altre malattie sono endemiche, ma anche da noi". Sulla stessa linea anche il virologo Roberto Burioni, che su X scrive: "Se questo è confermato è un guaio che neanche vi immaginate. Altroché dengue". Sul tema aggiunge: "Esiste un vaccino contro la malaria, ma è indicato ESCLUSIVAMENTE per la prevenzione della malaria nei soli bambini dell'Africa sub-sahariana e in altre regioni con trasmissione elevata della malaria da Plasmodium Falciparum. Quindi da noi non è utilizzabile. Peraltro efficacia 40% contro la malattia e sotto il 30% nel prevenire le forme gravi".

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