Caso Epstein: ex agente francese di modelle, implicato nello scandalo sessuale, si è ucciso in carcere a Parigi
Caso Epstein: ex agente francese di modelle, implicato nello scandalo sessuale, si è ucciso in carcere a Parigi
19 febbraio 2022, ore 17:56
Jean-Luc Brunel, incriminato per diversi stupri di minorenni, vicino al defunto miliardario americano Jeffrey Epstein, e sospettato di avergli procurato giovanissime vittime, si è suicidato nel carcere francese de La Santé
Impiccato in carcere
Jean-Luc Brunel, fondatore nel 1978 della nota agenzia Karin Models e cofondatore negli Stati Uniti insieme ad Epstein di Mc2 Models Management, era apparso nella prima inchiesta sul finanziere americano nel 2007-2008, ma era scomparso dai radar da alcuni anni con l'eccezione di una apparizione a una serata di gala nel luglio 2019. Nell'inchiesta è accusato di essere stato l'adescatore di giovani donne, spesso minorenni, per i festini sessuali di Epstein e compagnia: donne spesso di modesti mezzi o povere, alle quali avrebbe evocato una rapida carriera da modelle, facendole invece entrare nel famigerato giro di sfruttamento sessuale.
Accuse molto gravi
Brunel, arrestato nel 2020 mentre tentava di scappare, all'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, era indagato per stupro e abusi sessuali su minori. Era inoltre sospettato di aver procurato ragazze minorenni al miliardario Jeffrey Epstein, che aveva un lussuoso appartamento a Parigi, e di cui l'agente di modelle era uno stretto confidente. La polizia francese aveva iniziato ad indagare su Brunel nell'estate del 2019 e aveva perquisito la sede della sua agenzia di modelle. Anche Epstein è stato trovato morto impiccato in carcere, a New York, nel 2019. L'uomo d'affari era accusato di traffico e abuso sessuale di minorenni. Lo scorso dicembre la sua ex compagna e confidente, Ghislaine Maxwell, è stata riconosciuta colpevole di complicità nel traffico di ragazzine, abusate da Epstein e concesse anche a suoi facoltosi amici. La condanna verrà decisa a fine giugno.
Brunel accusato anche da Virginia Giuffre
Fra le accusatrici di Brunel c'è anche Virginia Giuffre, con la quale di recente il principe Andrea ha raggiunto un accordo finanziario che gli ha evitato un processo: la donna afferma di essere stata obbligata ad avere rapporti sessuali con l'agente francese. La procura di Parigi ha iniziato a indagare su di lui nell'agosto del 2019, allertata dalla presenza di potenziali vittime francesi e diverse modelle in Francia hanno iniziato a parlare e a formulare accuse. Di qui l'arresto nel 2020.