Catalogna, condanne da 9 a 13 anni ai 12 leader indipendentisti
14 ottobre 2019, ore 11:00
Per l'ex presidente della generalitat catalana, Carles Puigdemont, si tratta di un’aberrazione
La Corte suprema spagnola ha comminato pene dai 9 ai 13 anni di carcere nei confronti di 12 leader indipendentisti catalani. Tra di essi c’è l'ex vicepremier Oriol Junqueras. I leader sono stati riconosciuti colpevoli, secondo i giudici, di sedizione e appropriazione indebita. Lo scrivono i media spagnoli e internazionali, fra cui El Pais. Non sarebbe quindi stata provata la colpevolezza per il reato più grave di ribellione, per il quale l'accusa aveva chiesto 25 anni. Il carcere è stato comminato a nove dei 12 imputati, già in detenzione preventiva. Oltre a Junqueras, la ex speaker del parlamento catalano Carmen Forcadell, i leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, e gli ex ministri catalani Dolors Bassa, Joaquim Forn, Raul Romeva, Jordi Turull e Josep Rull. Gli altri tre imputati, a piede libero, Carles Mundo, Meritxell Borra's e Santi Vila sono stati condannati a delle ammende. La sentenza mette fine a due anni di processo, iniziato esattamente due anni fa e durato quattro mesi, con 52 udienze trasmesse in diretta streaming online. Una "aberrazione", così l'ex presidente della generalitat catalana, Carles Puigdemont, in esilio all'estero, ha commentato via Twitter la sentenza della Corte suprema spagnola.
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