Celebriamo la meteorologia con la sua giornata mondiale, cosa c'è oltre le previsioni del tempo
23 marzo 2021, ore 19:00 , agg. alle 09:26
L'oceano, il nostro clima e il tempo sono il tema scelto per l'edizione di quest'anno, a sessant'anni dalle prime celebrazioni
Una giornata mondiale, si sa, non si nega a nessuno. Che poi, fermandosi un attimo a pensare, si potrebbe anche andare oltre il sorriso spontaneo nel leggere articoli di giornale dedicati alla celebrazione della più bizzarra delle attività umane; scervellandosi, magari, si potrebbe anche arrivare a pensare che dietro ci sia qualcosa di più: il voler ricordare passaggi importanti della storia dell'umanità a cui oggi non viene dato più peso. Tra le mille attività che ciascuno di noi compie ogni giorno, direttamente o meno, ce n'è una assai naturale, la più insospettabile a cui dedicare una giornata mondiale. Ogni giorno, interrogando il nostro cellulare, ascoltando la radio o guardando la televisione, noi controlliamo le previsioni del tempo. Sole, nuvole, pioggia, neve o grandine non possiamo fare a meno di chiederci "che tempo farà", per poi magari programmare le nostre giornate (o il nostro lavoro).
Il clima e la vita
C'è qualcosa di più profondo dietro ad una carta meteorologica. Lo si capisce guardandola forse meno nel dettaglio, osservandola nella sua interezza. Sotto alle icone rappresentanti un meraviglioso sole giallo bello tondo o una cupa nuvola grigia con tanto di saette dorate c'è il nostro mondo, la Terra. Un gigantesco condominio con sette miliardi e cinquecento milioni di inquilini. Ciascuno spazza il suo pianerottolo, e così facendo l'intero palazzo resta in ordine. O almeno così sarebbe bene che fosse. Da qualche anno a questa parte si impara fin dai primi anni di scuola che questo nostro pianeta è assai fragile e bisognoso di continue attenzioni. È anche ingegnoso, però; se gli umani si dimenticano di lui, è sempre lui a ricordare loro che c'è da fare. Di modi di esprimersi ne ha molti: uno tra tutti, il clima. Ecco allora il motivo, chissà, di giornate mondiali dedicate non solo al clima stesso, ma anche alla meteorologia: ricordare a noi tutti che è buona regola prenderci cura della Terra, prima che sia lei a ricordarlo a noi.
Un po' di storia
Normalmente le giornate mondiali non cadono mai a caso. La loro data è già scritta nella storia prima ancora di averle istituite. Nel caso della giornata dedicata alla meteorologia, c'è un perché dietro alla scelta del ventitré di marzo. Torniamo indietro di qualche anno, è il 1950. Nasceva Stevie Wonder e moriva George Orwell. Quello stesso anno, il ventitré di marzo appunto, l'organizzazione delle Nazioni Unite (sempre lei, l'Onu) approvava la Convenzione WMO, ossia l'istituzione dell'Organizzazione meteorologica mondiale; un organo internazionale in seno alle Nazioni unite che raccoglieva l'eredità della ben più anziana International meteorological organization, nata sul finire del secolo precedente. Quale miglior data, quindi, per celebrare la meteorologia? Ecco allora che arriviamo al ventitré di marzo del più recente 1961, l'anno delle prime celebrazioni, che ci hanno portato fino ad oggi.
L'oceano, il nostro clima e il tempo
Come ogni anno, in occasione di convegni incontri e celebrazioni che si tengono per celebrare l'anniversario, anche per il 2021 è stato scelto un tema cardine: l'oceano, il nostro clima e il tempo. Clima e tempo si danno per assodati, ma la parola oceano rimanderà parecchi all'immagine paradisiaca di una spiaggia sperduta da qualche parte nei Caraibi. Anche stavolta però c'è altro: una distesa d'acqua infinita che garantisce la vita non solo agli umani ma anche ad un ecosistema tanto variegato quanto straordinario. Ecco che allora salta all'occhio di ciascuno di noi il legame profondo che lega "il grande blu" alla nostra vita: l'essere entrambi parte di un unico complesso sistema in cui ci si sostiene a vicenda. Un messaggio che sta a noi imparare, per il bene nostro e di chi abiterà questo mondo dopo di noi.