21 ottobre 2024, ore 20:00
Una nuova prassi promette di ripristinare le funzioni motorie in pazienti con lesioni spinali gravi, grazie all’utilizzo di cellule prelevate dal naso
Un gruppo di neuroscienziati australiani ha sviluppato una nuova tecnica per trattare le lesioni alla spina dorsale utilizzando delle cellule olfattive capaci di rigenerarsi e creare nuove connessioni nervose. L’obbittivo dell’intervento è ricostruire il movimento delle persone paraplegiche, impiantando queste cellule nel sito della lesione. Dopo il successo su dei test preparatori, ben trenta pazienti saranno sottoposti alla sperimentazione. Questo trattamento potrebbe rappresentare come una svolta importante per la medicina rigenerativa.
Un nuovo approccio per le lesioni spinali
Gli scienziati della Griffith University, in Australia, hanno messo a punto una procedura innovativa per aiutare i pazienti malati di gravi lesioni spinali a riacquisire il movimento.
Questa nuova terapia sfrutta le cellule olfattive, quelle responsabili del nostro senso dell’olfatto e che sono le uniche capaci di rigenerarsi costantemente ogni giorno.
I ricercatori si sono ispirati a questo processo naturale per curare i tessuti nervosi danneggiati. Le cellule vengono prelevate dal naso dei pazienti, poi coltivate in laboratorio e infine trasformate e impiantate nel paziente.
La tecnica del “ponte nervoso”
Una parte fondamentale di questa nuova terapia è la creazione di un “ponte nervoso”. Si tratta di una struttura che consente alle cellule olfattive di migrare fino alla lesione della spina dorsale. Questo “ponte” favorisce lo sviluppo di nuove connessioni nervose, che possono aiutare a riparare il danno subito e ripristinare gradualmente la funzione fisica, ad esempio, i movimenti vitali come il controllo della vescica.
Sperimentazione clinica e aspettative
La sperimentazione è già in fase avanzata e coinvolgerà 30 pazienti, che si sottoporranno a questo trattamento innovativo. E, Se avrà successo, la terapia potrebbe offrire nuove speranze per migliaia di persone che vivono con gravi disabilità.
Secondo il professor James St John, direttore del Clem Jones Centre for Neurobiology and Stem Cell Resarch, la terapia è promettente non solo per la sua efficienza, ma anche per il suo basso costo, rendendola accessibile a tutti i pazienti.
Questo studio australiano rappresenta quindi un passo importante verso lo sviluppo di cure efficaci per le lesioni spinali e per le malattie che colpiscono il sistema nervoso. Se questa cura sarà positiva, potrebbe rivoluzionare e offrire nuove speranze a milioni di persone.