Censis, per il 76,5% italiani difficile scoprire le fake news. Le fonti e le incognite dell'Intelligenza artificiale
26 luglio 2023, ore 14:30
Quasi una mission impossible distinguere buona e cattiva informazione, sullo sfondo anche le teorie “complottistiche” su notizie vere che vengono deliberatamente censurate dai palinsesti che poi le fanno passare come false
Il 76,5% degli italiani ritiene che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire. Il report del Censis spiega che per quasi 3 italiani su 10 non si deve parlare di bufale e ma di notizie vere deliberatamente censurate dai palinsesti che poi le fanno passare come false. Negazionisti di fake news che contano tra le proprie fila soprattutto anziani dai 64 anni in su e chi ha un basso livello di scolarizzazione. Il 75% degli italiani, infine, ritiene che con lo sviluppo tecnologico verso l’intelligenza artificiale sarà sempre più difficile controllare la qualità dell'informazione. Oggi circa 47 milioni di italiani, il 93,3% del totale, si informa abitualmente almeno su una delle fonti disponibili e l'83,5% usa anche il web. Sul fronte opposto 700.000 italiani non si informano affatto. Il 56% degli italiani è convinto che sia legittimo rivolgersi alle fonti informali di cui ci si fida di più, tra cui Social media, blog, forum.
TRA GLI ARGOMENTI CALDI IL CLIMA
C’è il tema del clima, di cui si parla tanto e in modo confuso, alimentando cattiva informazione, catastrofismo e persino negazionismo. Il 34,7% degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e il 25,5% ritiene che l'alluvione di quest'anno sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione. I negazionisti, che sono convinti che il cambiamento climatico non esista, sono il 16,2% della popolazione. Percentuale che sale al 18,3% tra i più anziani e al 18,2% tra i meno scolarizzati.
LE FONTI DI INFORMAZIONE
Oggi circa 47 milioni di italiani, il 93,3% del totale, si informa abitualmente (con una frequenza come minimo settimanale) almeno su una delle fonti disponibili: l'83,5% usa anche il web e il 74,1% sui media tradizionali. Sul fronte opposto, circa 3 milioni e 300mila cittadini (il 6,7% del totale) hanno rinunciato ad avere un'informazione puntuale su ciò che accade, mentre 700.000 italiani non si informano affatto. Social media, blog, forum, messaggistica istantanea sono espansioni del nostro io e del modo di vedere il mondo: è il fenomeno delle echo chambers (metaforicamente una situazione in cui le informazioni, le idee o le credenze vengono amplificate o rafforzate dalla comunicazione e dalla ripetizione all'interno di un sistema definito), cui sono esposti tutti quelli che frequentano il web e soprattutto i più giovani, tra i quali il 69,1% utilizza la messaggistica istantanea e il 76,6% i social media per informarsi. Il 56,7% degli italiani è convinto che, di fronte al disordine informativo che caratterizza il panorama attuale dell'informazione, sia legittimo rivolgersi alle fonti informali di cui ci si fida di più.