Cesare Cremonini a RTL 102.5: “L’Alaska ha azzerato tutto. Da lontano ho guardato dentro un binocolo, ho visto San Luca e sono tornato a casa”

Cesare Cremonini a RTL 102.5: “L’Alaska ha azzerato tutto. Da lontano ho guardato dentro un binocolo, ho visto San Luca e sono tornato a casa”

Cesare Cremonini a RTL 102.5: “L’Alaska ha azzerato tutto. Da lontano ho guardato dentro un binocolo, ho visto San Luca e sono tornato a casa”


Nel corso di The Flight, il cantante ha presentato in diretta radiofonica il nuovo album “ALASKA BABY” e “ALASKA BABY, il documentario”

Cesare Cremonini è stato ospite di RTL 102.5 in compagnia di Matteo Campese e La Zac per presentare “ALASKA BABY”, il nuovo album rilasciato lo scorso 29 novembre. “ALASKA BABY” è un album luminoso, accecante, artisticamente ispirato come pochi nel panorama musicale italiano odierno. Dal punto di vista musicale spazia tra generi musicali diversi senza perdere il filo artistico di Cesare, che racconta, traccia dopo traccia, la sua vita. Ma questa volta lo fa con una linfa nuova, quella di un ritorno (da un lungo viaggio in America), che è anche un punto di partenza. Il nuovo lavoro discografico di Cesare Cremonini è incentrato interamente sulla rinascita, perché tutte le canzoni posseggono lo stesso slancio vitale che potrebbe essere quello di un primo album, un orizzonte di liriche libere e straripanti di sentimenti ritrovati. Ai microfoni di RTL 102.5, Cesare Cremonini ha raccontato: «Il titolo l’ho scelto non solo per il mio viaggio in Alaska, ma anche perché quando sono arrivato in aeroporto, ho visto questa distesa di neve e la prima cosa che ho detto è stata proprio “Alaska baby” e ho deciso che quello sarebbe stato il titolo del disco. In copertina poi ci sono i colori dell’aurora boreale che ho visto, il bianco è la neve, il verde e rosa e gli altri colori sono ciò ho visto in quel mese e mezzo. Nel mio viaggio in America ho seguito l’origine della musica ed è importante, perché inizi a seguire un filo, si modifica il tuo karma ed è il senso vero del cambiare, ovvero iniziare a seguire la sensibilità che hai dentro e che diventa la tua strada immaginaria. L’Alaska ha azzerato tutto e ho iniziato a guardare verso l’alto, le aurore boreali. Lì ho guardato dentro un binocolo, ho visto San Luca e sono tornato a casa». «Io rifletto me stesso con il mondo che mi circonda, perché il mio ruolo e compito credo sia assorbire quello che sente la gente. Non è solamente un’operazione solitaria che faccio nel vivere, ma è molto legata a quello che provano gli altri. Non tutte le canzoni che scrivo si pongono questa responsabilità, ma ce ne sono alcune come “Nessuno vuole essere Robin” o “Ragazze facili”, in cui sentivo mentre le scrivevo che mi stavo prendendo sulle spalle quello che girava intorno a me. Spesso si parla di dolore e questo ha avuto un peso forte sulla mia persona» ha aggiunto il cantautore.


Le collaborazioni in “ALASKA BABY”

All’interno del disco, Cesare Cremonini collabora con un’altra icona musicale di Bologna, Luca Carboni, nel brano “San Luca”. Nel corso di The Flight, Cesare Cremonini ha rivelato come è nata la canzone e la collaborazione: «È un miracolo fra me e Luca. È stata un’amicizia nata come nascono le canzoni, è nata senza il bisogno d parlarsi, è bastata la musica. Io avevo già la canzone e ho pensato a lui più tardi perché l’ho tenuta nel cassetto per un po’ di tempo. È una preghiera laica. Vengo da un viaggio iper americano e non capivo come contestualizzare “San Luca” nell’album, mi toccava da vicino e avevo paura fosse troppo locale in questo disco. La storia di Luca mi ha commosso tanto da pensare che poteva portare la canzone in maniera universale a qualunque essere umano». È presente un’altra grande collaborazione nel disco, quella con Elisa in “Aurore Boreali”. «Mentre ero in Alaska, ricevo un messaggio da Elisa. Mi ha proposto una canzone mentre ero su un lago ghiacciato ed è stata una cosa commuovente. Il titolo è venuto dopo, quando abbiamo finito di scriverla insieme ed è stato come un braccio teso verso il momento che stavo vivendo. Nel disco ci sono anche i Meduza, dei grandi amici con cui ho lavorato e un brano con Mike Garson, un pianista molto importante nella storia della musica, legato alla vita di David Bowie» ha aggiunto Cesare Cremonini.


“ALASKA BABY, il documentario”

Alaska baby, il documentario” è un progetto video e musicale del tutto inedito nel panorama dell’intrattenimento italiano. Il suo protagonista, Cesare Cremonini, non è solo un artista all’apice della sua straordinaria carriera ma anche un uomo alla ricerca dei propri confini, pronto a crearne di nuovi. Il racconto si apre in un momento particolare della vita dell'artista, quando, dopo aver conquistato gli stadi nell’estate del 2022 con un tour trionfale culminato in un concerto storico a Imola davanti a più di 70.000 persone, il "vuoto dello scrittore", che lui stesso definisce "un pieno di ego", lo porta a una decisione radicale: partire, dopo 45 giorni di nebbia emiliana ininterrotta cercare il sole e partire. iniziando da Antigua, nei Caraibi. Il documentario, girato tra l’Italia, l’America e l’Alaska accompagna Cesare Cremonini in un viaggio di rinascita personale e artistica, lo vediamo affrontare la sfida più difficile: mettersi a nudo di fronte alle telecamere, in tutta la sua fragilità e solitudine, alla ricerca dell’ispirazione, pronto a mettersi “al servizio dell’opera”. In merito a questo progetto, il cantante ha rivelato: «Prossimamente annunceremo quando verrà pubblicato su Disney +. Il documentario racconta tutta la storia di quello che c’è nel disco. Secondo me, non c’è altro modo per capire veramente l’esperienza di aver realizzato questo album e come è nata».



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