Cesare Cremonini diventa grande con un grande show
14 novembre 2015, ore 09:50 , agg. alle 10:08
Più che logico Live 2015 sbarca a Milano con due sold out e strega i fan
Oltre due ore con 21 hit in scaletta. Luci degne di uno show internazionale e tutta la carica ed energia possibile sul palco. Cesare Cremonini a 35 anni confeziona il suo spettacolo più bello, maturo, coinvolgente dal primo ("Lost in the weekend") all'ultimo brano ("Un giorno migliore") mentre il MediolanumForum di Assago (MI) gremito all’inverosimile ballava su "50 Special" e "Mondo". Ancora una volta Cesare vince e convince e i suoi fan - fascia media d’età 30/40 anni - vanno a casa sol sorriso in bocca. E ora cosa accadrà? “Quando finiremo questo tour - ci racconta Cesare poco prima dello spettacolo - il 24 novembre mi ritirerò per due anni. Vivrò un po’ la mia vita, cosa fondamentale per poter scrivere canzoni. Sono un artigiano della musica e cerco di lavorare la mia materia prima con la stessa cura, il nostro stile coerente con la nostra personalità”.
Un nuovo palco ancora più bello, importante e imponente hanno fatto da cornice canzoni come “Maggese”, “Le tue parole fanno male”, “Gli uomini e le donne sono uguali” che non state eseguite dal vivo per anni ma che sono considerati classici. Lo show si apre con il singolo, e uno dei brani più forti della carriera del cantautore, "Lost in the weekend", poi si prosegue con "Il comico sai che risate", "Dicono di Me", "Padremadre" poi toccante il momento acustico al pianoforte con “Vieni a vedere perché”. Sorprendente lo slancio swing di “Gli uomini e le donne sono uguali” e “Una come te”. Poi il concerto continua spedito con “Maggese", "50 Special", "Marmellata #25", "Le sei e ventisei" e chiusura con "Un giorno migliore".
“Questo spettacolo era difficile perché è una sorta di rovesciata al volo - ha raccontato Cesare -. C’era il rischio di ripetersi quindi questa volta mi sono impegnato perché chi venisse a vedermi godesse di uno spettacolo nuovo nonostante fosse passato solo un anno. Era la sfida più difficile di tutte visto che 220mila persone in un anno sono venute a vedermi e sono risultati che confermano in qualche modo che ho cercato di dare sempre qualcosa di più a chi è venuto ad un mio concerto. Ho imparato in questi anni che la musica è la cosa che so fare, sono più tranquillo, maturo e consapevole dei miei mezzi. Non dimentico mai che dietro al mio lavoro c’è sempre una grande squadra”.
Uno show impegnativo anche dal punto di vista fisico: “Non pensate che faccia poi chissà che sacrifici, sono consapevole di essere ingordo nei confronti della vita così cerco di abbassare un pochino l’asticella degli eccessi nel momento in cui parte un tour. Ma la verità è che mi nutro dell’energia del mio pubblico, sono fantastici davvero”.
Proprio in questi giorni Cesare aggiorna i suoi fan attraverso i social network sulle emozioni dei suoi concerti. Sempre misurato, elegante con foto di qualità l’artista però mette subito le mani avanti: “Sono io che gestisco i miei social, come posso anche garantire che è Gianni Morandi che gestisce i suoi. Io l’ho visto all’opera personalmente ed è davvero attivo sul Web”.
Dopo la replica di stasera a Milano il tour prosegue il 17 novembre a Montichiari (Brescia), Padova al Palafabris il 19 e ancora Conegliano (Treviso) allo Zoppas Arena, il 22 a Trieste al Palatrieste e infine chiusura al Palasport di Verona il 24 novembre.
(Tutte le foto sono di Francesco Prandoni)
“Questo spettacolo era difficile perché è una sorta di rovesciata al volo - ha raccontato Cesare -. C’era il rischio di ripetersi quindi questa volta mi sono impegnato perché chi venisse a vedermi godesse di uno spettacolo nuovo nonostante fosse passato solo un anno. Era la sfida più difficile di tutte visto che 220mila persone in un anno sono venute a vedermi e sono risultati che confermano in qualche modo che ho cercato di dare sempre qualcosa di più a chi è venuto ad un mio concerto. Ho imparato in questi anni che la musica è la cosa che so fare, sono più tranquillo, maturo e consapevole dei miei mezzi. Non dimentico mai che dietro al mio lavoro c’è sempre una grande squadra”.
Uno show impegnativo anche dal punto di vista fisico: “Non pensate che faccia poi chissà che sacrifici, sono consapevole di essere ingordo nei confronti della vita così cerco di abbassare un pochino l’asticella degli eccessi nel momento in cui parte un tour. Ma la verità è che mi nutro dell’energia del mio pubblico, sono fantastici davvero”.
Proprio in questi giorni Cesare aggiorna i suoi fan attraverso i social network sulle emozioni dei suoi concerti. Sempre misurato, elegante con foto di qualità l’artista però mette subito le mani avanti: “Sono io che gestisco i miei social, come posso anche garantire che è Gianni Morandi che gestisce i suoi. Io l’ho visto all’opera personalmente ed è davvero attivo sul Web”.
Dopo la replica di stasera a Milano il tour prosegue il 17 novembre a Montichiari (Brescia), Padova al Palafabris il 19 e ancora Conegliano (Treviso) allo Zoppas Arena, il 22 a Trieste al Palatrieste e infine chiusura al Palasport di Verona il 24 novembre.
(Tutte le foto sono di Francesco Prandoni)
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