Champion League: prima vittoria per la Juventus, prima sconfitta per il Milan

Champion League: prima vittoria per la Juventus, prima sconfitta per il Milan

Champion League: prima vittoria per la Juventus, prima sconfitta per il Milan


Troppo poco Milan per reggere l'ondata Chelsea. I blues di Potter hanno battuto i rossoneri con un 3-0. La Juventus torna in corsa e si rilancia in Champions: il 3-1 sul Maccabi vale il primo successo nel girone

JUVENTUS-MACCABI HAIFA 3-1

Di Maria ispira e la Juve si rilancia in Champions: il 3-1 sul Maccabi vale il primo successo nel girone e permette di avvicinare Benfica e Psg, che si annullano a vicenda e fanno 1-1. La doppietta di Rabiot e il gol di Vlahovic sono decisivi per superare gli israeliani, che specialmente nel finale mettono i brividi ai bianconeri. Altro riposo per Bonucci, Allegri punta sulla coppia di centrali tutta brasiliana formata da Danilo e Bremer. E, soprattutto, scommette su Di Maria: il Fideo ha tanto da farsi perdonare dopo le squalifiche per due giornate rimediate in campionato, l'argentino viene schierato nel tridente con Vlahovic e Kostic.

MINUTO PER MINUTO

A proposito del serbo, l'attaccante va a caccia della prima vittoria in Champions della sua carriera e del primo gol allo Stadium sul palcoscenico europeo. In mediana si rivede Paredes in cabina di regia con McKennie e Rabiot. Bakhar deve fare i conti anche con le usanze religiose, lo Yom Kippur ha costretto tanti giocatori della sua squadra a rispettare la tradizione ebraica e a digiunare nelle ultime 24 ore. La Juve non può sbagliare, tra il 10' e il 12' Vlahovic ha già due occasioni: nella prima è decisivo un grande intervento di Cohen, poi il serbo pecca di precisione e spedisce fuori da ottima posizione. I bianconeri calano e lasciano campo al Maccabi, gli israeliani però non tirano mai con convinzione verso la porta di Szczesny. E alla prima, vera disattenzione difensiva, subiscono il gol: al 35', Rabiot scambia con Di Maria e vede un buco dove infilarsi, il Fideo lo manda in profondità con i tempi giusti e il francese sblocca una partita che stava diventando complicata. Al rientro dall'intervallo non c'è più De Sciglio, la prima mossa di Allegri è l'inserimento di Alex Sandro sulla corsia mancina. E dopo nemmeno cinque minuti arriva il raddoppio: il Maccabi è sbilanciato in avanti, Di Maria lancia in porta Vlahovic e il serbo può esultare per la prima volta allo Stadium in Champions. L'attaccante si divora il tris su un'altra invenzione del Fideo e trova la doppietta ma viene fermato dal fuorigioco segnalato dal guardialinee, poi la Juve trema sul tiro del neo-entrato Atzili, deviato sul palo da Szczesny, e sulla mischia che si crea dal corner seguente. Allegri ridisegna la sua Juve con Bonucci e Locatelli al posto di Cuadrado e Kostic, poi concede la standing ovation a Vlahovic sostituendolo a 18' dalla fine per Kean. E ad un quarto d'ora dalla fine il Maccabi la riapre: David sfugge alle spalle di Bremer e salta Szczesny, depositando a porta vuota e firmando il 2-1 che dà carica agli israeliani. Atzili prende un altro legno colpendo il palo esterno direttamente da punizione, i bianconeri resistono e si riportano ancora a +2: altro assist di Di Maria, questa volta dalla bandierina, e Rabiot stacca più in alto di tutti sul primo palo. Nel finale, Atzili colpisce il terzo legno personale e impegna ancora Szczesny, ma la Juve torna a vincere anche in campo europeo. I bianconeri fanno i grandi con le piccole e dopo i tre gol rifilati al Bologna ne segnano altrettanti al Maccabi. Ora, però, serve un'impresa con una grande: il big-match di sabato contro il Milan a San Siro rappresenta il test per capire se la Juve è davvero tornata.

CHELSEA-MILAN 3-0

Troppo poco Milan per reggere l'ondata Chelsea. A Stamford Bridge i blues di Potter hanno vita facile, battendo i rossoneri con un 3-0 che ben dimostra la netta differenza tra gli inglesi e i campioni d'Italia in carica. Arrivati a Londra in emergenza visti i tanti infortuni, gli uomini di Pioli restano in partita per 45', crollando nella ripresa sotto i colpi di un Chelsea magari non spettacolare ma molto efficace. Una sconfitta che ora mette il Milan nella non facile situazione di avere pochi margini di errori nella corsa per gli ottavi di Champions League, a partire dalla sfida di ritorno contro i Blues di martedì: servirà fare punti a San Siro, altrimenti il rischio potrebbe essere quello di ritrovarsi prima degli ultimi 180' a -4 in classifica dal Salisburgo, se gli austriaci dovessero battere anche al ritorno la Dinamo Zagabria come fatto oggi con un 1-0 firmato da Okafor su calcio di rigore.

LA PARTITA DI LONDRA

L'avvio di partita a Londra, tuttavia, aveva dato l'impressione di un Milan in palla, nonostante l'emergenza infermeria sottolineata in particolare dalla panchina (con soli cinque giocatori di movimento della prima squadra, oltre a due portieri e due primavera). Ma è stata una sensazione di pochi minuti, perchè il Chelsea ha iniziato a farsi vedere fin da subito pericolosamente dalle parti di Tatarusanu con un destro di Mount ben respinto dal portiere rossonero. Protagonista e' poi diventato Thiago Silva, lasciato colpevolmente da solo dalla difesa milanista su diversi corner consecutivi: sul terzo, Fofana è il più lesto a intervenire per risolvere il mischione e portare avanti i padroni di casa. L'unica vera fiammata milanista arriva nel finale di primo tempo, con una sgasata di Leao che crea la migliore occasione per gli uomini di Pioli, ma Kepa si supera con un riflesso su De Ketelaere servito proprio dal portoghese e poi Thiago Silva salva su Krunic a porta sguarnita appena prima dell'intervallo. Poteva essere una scintilla per il Milan, ma dagli spogliatoi esce meglio il Chelsea, che riprende subito in mano il pallino del gioco. Tanto che ai blues basta dare una minima accelerata per trovare il raddoppio, grazie a una zampata sottoporta di Aubameyang su cross di James bucato da Tomori. E gli uomini di Potter non rallentano, anzi, trovando il 3-0 con un destro ravvicinato di James servito da Sterling. Un uno-due che manda al tappeto il Milan: troppo forte il Chelsea, troppo in difficoltà i rossoneri, tatticamente ma anche dal punto di vista del ritmo. Tanto che, sotto di tre gol, Pioli decide di risparmiare gli ultimi 20' a tre titolarissimi come Leao, Giroud e Bennacer, anche per evitare problemi in termini di rischio infortuni, considerando che sabato a San Siro arriverà la Juventus e martedì ci sarà il ritorno contro gli inglesi. Due partite che i rossoneri non potranno sbagliare, per non rischiare di perdere troppo terreno in classifica in Serie A ne di perdere il treno giusto per continuare la rincorsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League.


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