18 settembre 2024, ore 23:47
Due pareggi senza reti per le due italiane che comunque convincono al loro esordio in coppa dei campioni
Dopo gli esordi opposti di Juventus e Milan, in Champions league oggi è toccato a Bologna e Inter. E se ieri i risultati sono stati opposti (la Juve ha vinto 3-1 contro il PSV Eindhoven mentre il Milan ha ceduto con lo stesso risultato al Liverpool in casa a San Siro) oggi la sorte per le due italiane è stata la stessa: 0-0 contro Shakhtar Donetsk e City e reti inviolate su entrambi i campi, a Manchester e a Bologna. Un punto che va bene a entrambe le squadre ma che in più occasioni ha rischiato di essere qualcosa di più.
Solo un pari per un buon Bologna
Un buon Bologna esordisce in Champions league dopo decenni e spreca, forse, l'occasione di partire con una vittoria. Al Dall'Ara ospita uno Shakhtar che non riesce a impensierire più di tanto i padroni di casa. Arriva però un punto che fa morale e arriva la prima partita senza reti al passivo della gestione Italiano, segnali di crescita di una squadra chiamata a cambiar pelle dopo l'addio di Thiago Motta. E pure a trovare coraggio: a dargliene è Lukasz Skorupski, che scaccia la paura in avvio parando un rigore e svoltando l'indirizzo del match. Perché un Europa il Bologna si presenta pagando lo scotto dell'emozione al pronti via. In campo vanno tutti i reduci della cavalcata Champions della scorsa stagione, nessun nuovo acquisto nell'undici titolare. E dopo un minuto e 40 secondi sul lancio lungo di Matviyenko il brasiliano Eguinaldo prende d'infilata Posch, che lo stende in area: ammonizione e rigore. Skorupski, però, ipnotizza Sudakov, bloccando sulla propria destra una conclusione non troppo angolata. È la sliding door del match, perché passata la paura il Bologna si scrolla di dosso la tensione, cresce lentamente ma inesorabilmente, prendendo in mano la partita: anche perché gli infortuni di Sikan e Konoplia nel primo tempo scombinano i piani di Pusic. Niente da fare poi nel resto dei novanta minuti per trovare una rete. Un punto a casa e testa al prossimo appuntamento.
L'Inter si difende (e attacca)
Buona prestazione per l'Inter all'esordio in quella che è a tutti gli effetti una nuova Champions league. Dopo la dubbia prestazione in campionato contro il Monza la squadra di Simone Inzaghi tiene il campo e difende la porta. Non solo: in più di un'occasione sfiora il vantaggio senza però arrivare mai a rete. E nemmeno però concedono agli avversari padroni di casa a Manchester. I nerazzurri tornano dall'Inghilterra con uno 0-0 che va infatti al di là del punto conquistato, perché la prestazione di Barella e compagni è quella da grande squadra. Gli uomini di Simone Inzaghi non sfigurano di fronte alla principale candidata per alzare la coppa, anzi a lungo tengono in scacco la formazione allenata da Pep Guardiola, sfiorando in diverse occasioni il colpaccio prima di un finale in apnea per la spinta di Haaland e compagni alla ricerca del gol decisivo. Una rete che però non arriva, per un pareggio che alla fine va bene a entrambe. L'Inter che dimostra ancora di poter stare senza problemi su questo livello, con una prestazione fatta di concentrazione continua, costante aiuto ai compagni nei raddoppi e la giusta aggressività. È mancata solo la precisione in zona offensiva, ma anche a causa del gran lavoro senza palla per ingabbiare gli avversari. Dopo la rinuncia a diversi big a Monza, anche a Manchester Inzaghi sceglie di cambiare qualche pedina, lasciando in panchina capitan Lautaro Martinez per schierare Taremi. Il copione della partita diventa chiaro fin da subito: il City fa la partita cercando di schiacciare nella loro area i nerazzurri, che però si chiudono bene e appena riescono ripartono in velocità in contropiede. E lo fa pericolosamente in diverse occasioni, anche se manca sempre la giusta cattiveria dalla trequarti in avanti, con Taremi e Thuram che sprecano un paio di potenziali opportunità. Dall'altra parte, invece, il più pericoloso è Haaland, che in avvio scalda le mani di Sommer con un colpo di testa centrale.