04 giugno 2017, ore 10:23
4-1 per gli spagnoli, addio triplete per i bianconeri
Quest’anno la Juventus si era presentata a Cardiff con le carte in regola per vincere la Champions, ma ha perso in modo più netto di due anni quando era semplicemente una outsider. Il primo tempo è stato equilibrato ( vantaggio di Cristiano Ronaldo e immediato pareggio di Mandzukic con una spettacolare rovesciata). Nella ripresa, all’improvviso, il tracollo. E il Real ha dilagato con i gol di Casemiro, ancora Ronaldo e Asenzio. Ora, smaltita la delusione, si dovrà analizzare con calma quanto accaduto. Per capire i motivi di questo black out. La difesa, che in tutta la Champions era stata quasi imbattibile e aveva subito solo 3 gol, ne ha incassati 4 in un colpo solo.
I giocatori più attesi come Higuain e Dybala hanno steccato clamorosamente. I cambi (Cuadrado e Lemina) non hanno migliorato la situazione, anzi il colombiano si è anche fatto espellere. Questa volta Allegri non ha preparato al meglio la squadra. E con 45 minuti sbagliati si è compromesso gran parte di ciò che ra stato costruito durante la stagione. Detto questo, ci sono anche i meriti dell’avversario; il Real Madrid è stato superiore e anche in finale si è confermato macchina da gol: in questa edizione della Champions i blancos hanno segnato ben 36 reti, merito non solo di un Cristiano Ronaldo ancora una volta vicino al Pallone d’oro.
Paolo Pacchioni
Paolo Pacchioni