12 ottobre 2022, ore 00:11
Bianconeri ad un passo dall'eliminazione, ma il presidente Agnelli conferma Allegri, per il Milan sconfitta condizionata dall'espulsione di Tomori che complica la qualificazione agli ottavi
Maccabi Haifa-Juventus 2-0
Sconfitta pesantissima per la Juventus, battuta 2-0 in Israele dal Maccabi Haifa e praticamente fuori dalla Champions League. I bianconeri restano infatti a 3 punti come il Maccabi con Psg e Benfica a 8 punti dopo il pareggio per 1-1 al Parco dei Principi. Per la sfida Allegri sceglie Rugani in difesa e opta per il 4-4-2 schierando la coppia Vlahovic-Di Maria in attacco. Parte forte il Maccabi, Al 5' Pierrot colpisce di testa tutto solo in area ma si oppone Szczesny. Al 7' arriva il gol con Atzili, con un'azione fotocopia, che questa volta insacca di testa sul bel cross di Cornud. Gli israeliani continuano a spingere, al 12' Chery su punizione colpisce la traversa. La Juventus non riesce a fare gioco, e al 24' perde anche Di Maria che si ferma per un problema muscolare. Al 31' ancora padroni di casa pericolosi con Pierrot che va al tiro a botta sicura ed è bravissimo Bonucci a deviare in corner. A. Il raddoppio arriva al 42': doppietta di Omer Atzili con un perfetto sinistro a giro sul primo palo. Nella ripresa il Maccabi abbassa il baricentro, la Juventus prova a riversarsi tutta in avanti, sfiora il gol con Rugani al 54', ma è l'unica occasione per la squadra di Allegri. Durissimo il commento a fine partita del Presidente dei bianconeri, Andrea Agnelli, che però conferma Allegri sulla panchina: "E' uno dei periodi più difficili, sono arrabbiatissimo e provo vergogna, dobbiamo chiedere scusa ai tifosi che si vergognano di farsi vedere in giro. Non ci sono responsabilità individuali, è un problema di gruppo. Allegri è e rimarrà l'allenatore della Juventus, la nostra società ha sempre fatto le verifiche a fine anno. La Juventus è nel suo insieme un gruppo di 80-90 persone, deve avere la forza di raggrupparsi tutti insieme".
Milan-Chelsea 0-2
Seconda sconfitta in sette giorni per il Milan con il Chelsea, 2-0 per gli inglesi a San Siro, che complica la qualificazione dei rossoneri agli ottavi: il Chelsea sale a 7 punti, mentre il MIlan resta fermo a 4 come la Dinamo Zagabria che ha pareggiato 1-1 con il Salisburgo che si porta invece a 6 punti. Per la squadra di Pioli sconfitta pesantemente condizionata dall'episodio che di fatto ha deciso la sfida al 18' del primo tempo con il rigore assegnato dall'arbitro Siebert con l'espulsione di Tomori. Milan in dieci uomini quindi per oltre 70 minuti e viste anche le tante assenze ha potuto poco contro la formazione schierata da Potter. Dopo un inizio in equilibrio, al 18' l'episodio che chiave: palla in verticale di James per Mount che scappa a Tomori, e che lo trattiene in area anche se non gli impedisce di concludere in porta. Per l'arbitro è rigore ed espulsione di Fikayo Tomori. Sul dischetto va Jorginho che spiazza Tatarusanu. Il Milan cerca di reagire e va vicino al pari al 27': Giroud tutto solo di testa mette sul fondo. Al 34' il Chelsea raddoppia: Kovacic serve al limite Mount, che di prima imbuca per l'accorrente Aubameyang che anticipa anche Sterling e batte Tatarusanu sul primo palo per il 2-0. Sul finire del primo tempo londinesi vicini al tris: al 44' Mount va via a Theo Hernandez e calcia da fuori con il sinistro ma Tatarusanu respinge in corner. Nella ripresa Potter inserisce il giovane Gallagher, che al 49' salta anche Tatarusanu ma conclude sull'esterno della rete. Per il Milan ci prova solo Dest al 60', con un tiro largo a lato.