04 novembre 2020, ore 23:22
La doppietta di Alvaro Morata certifica la superiorità della Juventus in casa del Ferencvaros, poi a segno anche Dybala; in Russia 1-1 tra Zenit e Lazio, Caicedo risponde a Erokhin
La Juventus si è rialzata dopo la caduta contro il Barcellona. I bianconeri consolidano il loro secondo posto nel girone alle spalle dei catalani, qualificazione ipotecata. Il Ferencvaros si è rivelato un avversario molto morbido, ancora una volta è stato decisivo Alvaro Morata, che da quando è tornato a Torino gioca e segna con continuità. Avvio di partita dominato dai bianconeri, e infatti dopo sei minuti è arrivato il gol del vantaggio segnato da Morata: tocco sottoporta dopo un bel cross, teso e rasoterra, di Cuadrado. Gli ungheresi hanno impiegato un quarto d’ora per organizzare la reazione, poi sono riusciti a impensierire Szczesny con i tiri di Somaya e di Zubkov che però non hanno inquadrato lo specchio della porta. Con il Ferencvaros in avanti, la Juve ha avuto maggiori spazi in contropiede, salvataggi in extremis della difesa ungherese prima su Chiesa, poi su Cristiano Ronaldo. Nella ripresa Cristiano Ronaldo si è mangiato l’occasione per il raddoppio, ma a chiudere i discorsi ci ha pensato ancora Morata, con una bella girata sotto l’incrocio. Al posto dello spagnolo è entrato Dybala, che ha subito trovato il gol: è stato un regalo del portiere Dibusz, che è scivolato e ha perso il pallone su un retropassaggio, per la Joya facile toccare in rete. Poco dopo altro errore in fotocopia della difesa magiara; Dybala ci ha messo la zampino e ha provocato l’autorete di Dvali. Al novantesimo il Ferencvaros ha trovato il gol della bandiera con Boli.
Zenit San Pietroburgo-Lazio 1-1
Lazio ancora imbattuta in Champions, con un po’ di sofferenza superata anche la tappa di San Pietroburgo. Ancora una volta Simone Inzaghi ha dovuto gestire una autentica emergenza: Immobile, Strakosha e Lucas Leiva fermati perché positivi ai tamponi fatti dall’Uefa, infortunati Radu e Lazzari. Dopo mezzora di nulla assoluto, lo Zenit si è portato in vantaggio al trentaduesimo con una bella girata di Erokhin dopo una sponda di testa di Dzyuba. Il gol dei russi ha svegliato la Lazio, l’occasione migliore l’ha avuta Muriqi, che di testa ha mandato alto. Nella ripresa sono ripartiti meglio i russi, bravissimo Hoedt a chiudere su Yerokhin lanciato in contropiede verso la porta di Reina. Poco dopo gran giocata di Mostovoy, il suo esterno è finito fuori di poco. Simone Inzaghi ha cercato di dare una scossa con l’inserimento di Caicedo: la mossa ha pagato perché a otto minuti dal novantesimo l’attaccante ecuadoreno ha girato in rete la palla del pareggio. I biancocelesti hanno poi provato a vincere ( sul fondo un tiro di Milinkovic Savic) ma in pieno recupero hanno rischiato ( annullato per fuorigioco un gol di Mostovoy). Nello stesso girone Il Borussia Dortmund è andato a vincere 3-0 sul campo del Bruges ed è salito in testa alla classifica con un punto di vantaggio sulla Lazio.
Genoa-Torino 1-2
E’ arrivata la prima vittoria del Torino in questo campionato, nel recupero della terza giornata successo in trasferta a Marassi contro il Genoa; gara indirizzata dai granata in meno di mezzora, al decimo Lukic ha sbloccato sfruttando una incertezza della difesa del Grifone, al ventiseiesimo raddoppio con l’autogol di Luca Pellegrini, che ha deviato nella propria porta nel tentativo di anticipare Belotti. I rossoblu hanno cercato la reazione, ma la squadra di Marco Giampaolo ha controllato senza troppi patemi. Fino ai minuti finali: il gol della bandiera segnato da Scamacca al novantatreesimo ha fatto vedere ai granata i fantasmi di una nuova beffa, ma il risultato non è più cambiato. Il Toro ha così abbandonato l’ultimo posto in classifica. Il Genoa deve guardarsi le spalle, perché ora ha un solo punto di vantaggio sul terzultimo posto dove c’è proprio il Torino.